Dischi di polenta con ragù e fonduta di taleggio
By il gatto goloso - dicembre 19, 2008
Forse l'ho gia detto altre volte, ma per la polenta ho un debole... anzi, sono proprio malata!
La mangio in tutte le stagioni, estate compresa... ricordo di quando ero piccina e passavo una settimana di vacanza a casa dei nonni, le giornate passavano in fretta fra giochi con i cuginetti, corse, andare a pescare (si, ma poi i pesci li ributtavo nel laghetto), pedalate e risate... e ricordo che la nonna tutti i giorni mi domandava: cosa mangiamo oggi? e io rispondevo sempre: polenta!
Si perchè la polenta la si può mangiare davvero in mille modi, è un pò come la pizza... ma siccome i soldi erano pochi spesso la nonna la preparava semplicemente con un sughetto fatto con la salsa di pomodoro e una scatoletta di tonno... ma io ero strafelice allo stesso solo perché c'era la polenta!!! E poi il giorno dopo? Polenta abbrustolita con del formaggio sciolto sopra... cosa c'è di più goloso??!!??
Ingredienti:
250 gr di farina gialla
150 gr di carne macinata scelta di manzo
200 gr di salsiccia
vino rosso q.b.
1 cipolla bionda
passata di pomodoro q.b.
taleggio q.b.
sale
peperoncinio
Preparazione:
Preparare una polenda versando 250 gr di farina in 1 litro d'acqua tiepida salata con 1/2 cucchiaio di sale grosso (non deve bollire).
A parte preparare del ragù di carne: fare imbiondire la cipolla tagliata a pezzettini sottili sottili in mezzo bicchiere di vino rosso (in questo modo si evitano condimenti e la cipolla assorbe tutto il profumo del vino), rosolarci la carne macinata e la salsiccia. Se la carne dovesse asciugarsi troppo bagnarla con altro vino rosso (poco). Quando la carne risulta ben rosolata aggiungerci della passata di pomodoro. Aggiungere 1 cucchiaino di zucchero per togliere l'acidità dal pomodoro e far insaporire. A cottura ultimata salare e aromatizzare con del peperoncino.
La polenta a questo punto sarà pronta.
Versarla su un tagliere e stenderla delle spessore di 2 cm circa. Lasciarla rassodare per una mezz'oretta. Con uno stampino rotondo ricavarne dei dischi e disporli in una teglia antiaderente leggermente oleata (poco poco), farcirli con il ragù, qualche pezzettino di taleggio e far gratinate in forno per 5 minuti circa.
Servire caldissimi!
Si perchè la polenta la si può mangiare davvero in mille modi, è un pò come la pizza... ma siccome i soldi erano pochi spesso la nonna la preparava semplicemente con un sughetto fatto con la salsa di pomodoro e una scatoletta di tonno... ma io ero strafelice allo stesso solo perché c'era la polenta!!! E poi il giorno dopo? Polenta abbrustolita con del formaggio sciolto sopra... cosa c'è di più goloso??!!??
Ingredienti:
250 gr di farina gialla
150 gr di carne macinata scelta di manzo
200 gr di salsiccia
vino rosso q.b.
1 cipolla bionda
passata di pomodoro q.b.
taleggio q.b.
sale
peperoncinio
Preparazione:
Preparare una polenda versando 250 gr di farina in 1 litro d'acqua tiepida salata con 1/2 cucchiaio di sale grosso (non deve bollire).
A parte preparare del ragù di carne: fare imbiondire la cipolla tagliata a pezzettini sottili sottili in mezzo bicchiere di vino rosso (in questo modo si evitano condimenti e la cipolla assorbe tutto il profumo del vino), rosolarci la carne macinata e la salsiccia. Se la carne dovesse asciugarsi troppo bagnarla con altro vino rosso (poco). Quando la carne risulta ben rosolata aggiungerci della passata di pomodoro. Aggiungere 1 cucchiaino di zucchero per togliere l'acidità dal pomodoro e far insaporire. A cottura ultimata salare e aromatizzare con del peperoncino.
La polenta a questo punto sarà pronta.
Versarla su un tagliere e stenderla delle spessore di 2 cm circa. Lasciarla rassodare per una mezz'oretta. Con uno stampino rotondo ricavarne dei dischi e disporli in una teglia antiaderente leggermente oleata (poco poco), farcirli con il ragù, qualche pezzettino di taleggio e far gratinate in forno per 5 minuti circa.
Servire caldissimi!
Vado letteralmente matta per i cachi... sarà che sono nata a novembre, sarà perché hanno quella polpa morbida e dolce, sarà perché amo sporcarmi tutta per gustarli completamente!
Avevo appena preso un sacchette di farina di ceci e ho pensato che l'abbinamento sarebbe stato azzeccato... e in effetti devo ammettere che i sapori si mescolano alla perfezione e l'abbinamento con la ricotta è davvero il suo!
Ingredienti per 4 porzioni:
180 gr di farina di ceci
zucchero a velo (2 cucchiai circa)
1 cucchiaio di olio
380 gr di latte freschissimo
una punta di cucchiaino di lievito
1 confezione di ricotta di mucca
60 gr di zucchero semolato
burro q.b
4 cachi maturi ma non troppo
Mescolare la farina di ceci con il latte freddo facendo attenzione a non formare grumi.
Aggiungere lo zucchero a velo, l'olio e il lievito e lasciare riposare coperto in frigorifero per 40 minuti circa.
Intanto montare lo zucchero con la ricotta con le fruste e mettere la crema ottenuta in frigorifero fino al momento di servire.
Trascorsi i minuti di riposo, preparare le crespelle ungendo un pentolino da crepes (con il burro...poco eh) e versarvi un mestolo di pastella cercando di creare una forma omogenea che copra il fondo. fate cuocere per circa 2 minuti per lato o finché non risulti dorata.
A questo punto preparare il piatto: farcire le crespelle con la crema di ricotta e posizionare in ciascun piatto un caco lavato, asciugato e inciso a metà.
Avevo appena preso un sacchette di farina di ceci e ho pensato che l'abbinamento sarebbe stato azzeccato... e in effetti devo ammettere che i sapori si mescolano alla perfezione e l'abbinamento con la ricotta è davvero il suo!
Ingredienti per 4 porzioni:
180 gr di farina di ceci
zucchero a velo (2 cucchiai circa)
1 cucchiaio di olio
380 gr di latte freschissimo
una punta di cucchiaino di lievito
1 confezione di ricotta di mucca
60 gr di zucchero semolato
burro q.b
4 cachi maturi ma non troppo
Mescolare la farina di ceci con il latte freddo facendo attenzione a non formare grumi.
Aggiungere lo zucchero a velo, l'olio e il lievito e lasciare riposare coperto in frigorifero per 40 minuti circa.
Intanto montare lo zucchero con la ricotta con le fruste e mettere la crema ottenuta in frigorifero fino al momento di servire.
Trascorsi i minuti di riposo, preparare le crespelle ungendo un pentolino da crepes (con il burro...poco eh) e versarvi un mestolo di pastella cercando di creare una forma omogenea che copra il fondo. fate cuocere per circa 2 minuti per lato o finché non risulti dorata.
A questo punto preparare il piatto: farcire le crespelle con la crema di ricotta e posizionare in ciascun piatto un caco lavato, asciugato e inciso a metà.
... eh si, proprio così!
Io non ci volevo credere... ma quando qui, girando tra varie bancarelle e tra vari prodotti l'ho visto in vendita non ho saputo resistere!
Probabilmente non ho scoperto nulla di nuovo, forse molti di voi già ne erano a conoscenza, ma io non ne sapevo davvero nulla!!!!
E se c'è la possibilità di prodursi qualcosa in casa con le proprie manine (anche se in questo caso le manine servono a ben poco!) e soprattutto se si sa esattamente la provenienza di un prodotto è decisamente meglio che comprare qualcosa al supermercato ad occhi chiusi!
È meno di un mese che lo sto nutrendo a vino (eh eh...), ma almeno so che l'aceto che avrò a disposizione l'avrò cresciuto io...
Non c'è nulla di impegnativo, basta tenere la "madre" in un barattolo di vetro piuttosto grande e a collo largo, coprirlo con un telo a trama larga o con della carta assorbente da cucina e lasciarlo all'aria (meglio se ci sono sbalzi termici) e dimenticarselo li per un mesetto... dopodiché filtrare l'aceto e travasarlo un una bottiglia pronta all'uso... e la "madre" va rinfrescata con altro vino nella stessa quantità di quello prelevato dal barattolo (meglio se naturale, o quantomeno un buon vino... assolutamente sconsigliato vino da tavola conservato nel brick!), io in questo periodo gli ho dato solo del novello della Valpolicella...
Forse non ho scoperto l'acqua calda, ma mi fa tenerezza prendermi cura di un organismo che mi regala un prodotto sano e genuino! ,-)
In giro per la rete ho trovato altre informazioni interessanti.
E buon aceto a tutti!
Io non ci volevo credere... ma quando qui, girando tra varie bancarelle e tra vari prodotti l'ho visto in vendita non ho saputo resistere!
Probabilmente non ho scoperto nulla di nuovo, forse molti di voi già ne erano a conoscenza, ma io non ne sapevo davvero nulla!!!!
E se c'è la possibilità di prodursi qualcosa in casa con le proprie manine (anche se in questo caso le manine servono a ben poco!) e soprattutto se si sa esattamente la provenienza di un prodotto è decisamente meglio che comprare qualcosa al supermercato ad occhi chiusi!
È meno di un mese che lo sto nutrendo a vino (eh eh...), ma almeno so che l'aceto che avrò a disposizione l'avrò cresciuto io...
Non c'è nulla di impegnativo, basta tenere la "madre" in un barattolo di vetro piuttosto grande e a collo largo, coprirlo con un telo a trama larga o con della carta assorbente da cucina e lasciarlo all'aria (meglio se ci sono sbalzi termici) e dimenticarselo li per un mesetto... dopodiché filtrare l'aceto e travasarlo un una bottiglia pronta all'uso... e la "madre" va rinfrescata con altro vino nella stessa quantità di quello prelevato dal barattolo (meglio se naturale, o quantomeno un buon vino... assolutamente sconsigliato vino da tavola conservato nel brick!), io in questo periodo gli ho dato solo del novello della Valpolicella...
Forse non ho scoperto l'acqua calda, ma mi fa tenerezza prendermi cura di un organismo che mi regala un prodotto sano e genuino! ,-)
In giro per la rete ho trovato altre informazioni interessanti.
E buon aceto a tutti!
Una minestra svuota frigo... eh si, avevo del porro che era in via di mummificazione, così come la zucchina, la carota ed il sedano... senza contare la verza che era lì al freddo e al gelo da 3 settimane (3 !?) ed era ancora fantastica e croccantissima....
Ingredienti:
1 carota
1 zucchina
1/2 porro
1 cipolla
1 cucchiaio di salsa di pomodoro
2 patate medie
sedano
qualche foglia di verza
sale
pepe
speck q.b.
fagioli (una manciata)
qualche ago di rosmarino
Tagliare tutte le verdure a pezzi piuttosto piccoli e tenerle da parte.
In una casseruola portare ad ebollizione dell'acqua salata e far cuocere i fagioli per un'ora circa (a volte anche di più). In una pentola a bordi alti, versare la cipolla ed il porro e farli rosolare per pochi minuti. poi aggiungere tutti gli altri ingredienti, bagnare con un bicchiere di vino rosso e far evaporare; a questo punto aggiungere dell'acqua bollente salata e il pomodoro, coperchiare e continuare la cottura per 30 minuti circa.
Quando i fagioli saranno cotti, unirli alla minestra.
Spolverare con pepe fresco, guarnire con qualche fogliolina di rosmarino e terminate con lo speck abbrustolito in una padella antiaderente.
Ingredienti:
1 carota
1 zucchina
1/2 porro
1 cipolla
1 cucchiaio di salsa di pomodoro
2 patate medie
sedano
qualche foglia di verza
sale
pepe
speck q.b.
fagioli (una manciata)
qualche ago di rosmarino
Tagliare tutte le verdure a pezzi piuttosto piccoli e tenerle da parte.
In una casseruola portare ad ebollizione dell'acqua salata e far cuocere i fagioli per un'ora circa (a volte anche di più). In una pentola a bordi alti, versare la cipolla ed il porro e farli rosolare per pochi minuti. poi aggiungere tutti gli altri ingredienti, bagnare con un bicchiere di vino rosso e far evaporare; a questo punto aggiungere dell'acqua bollente salata e il pomodoro, coperchiare e continuare la cottura per 30 minuti circa.
Quando i fagioli saranno cotti, unirli alla minestra.
Spolverare con pepe fresco, guarnire con qualche fogliolina di rosmarino e terminate con lo speck abbrustolito in una padella antiaderente.
Ieri sera avevo voglia di qualcosa di caldo e goloso per cena... è un periodo che mangiamo solo minestre e mi è venuta voglia di qualcosa di cremoso, anzi, cremosissimo... avevo dei ceci in dispensa e erano giorni che pensavo a come cucinarli, cercavo qualcosa che ne esaltasse la dolcezza e ho trovato il giusto contrasto con questa ricetta... il delicato dei ceci e l'amarognolo delle erbette... un mix vincente!
Ingredienti per 2 persone:
150 gr di ceci secchi
1 cipolla grande
erbette (50 gr circa)
vino bianco secco q.b.
sale
pepe
pecorino romano
peperoncino
Mettere i ceci in ammollo in acqua tiepida per tutta la notte.
Il giorno dopo, farli cuocere 40 minuti in pentola a pressione oppure in una pentola con abbondante acqua salata per 1 ora e mezza circa.
Nel frattempo scottare le erbette in acqua salata. Affettare finemente una grossa cipolla e farla appassite in un tegamino antiaderente sfumandola con del vino bianco secco.
Quando i ceci saranno cotti, tenerne da parte una manciata e frullare gli altri insieme a 2 bicchieri di acqua salata e bollente. Aggiungervi la cipolla (o il porro secondo i gusti) e continuare a frullare fino a ridurre tutto in purea.
Aggiustare di sale, pepe e peperoncino.
Versare la crema in ciotole individuali, guarnire con le foglie di erbetta tagliate sottili, i ceci interi e una bella spolverata di pecorino romano.
Ingredienti per 2 persone:
150 gr di ceci secchi
1 cipolla grande
erbette (50 gr circa)
vino bianco secco q.b.
sale
pepe
pecorino romano
peperoncino
Mettere i ceci in ammollo in acqua tiepida per tutta la notte.
Il giorno dopo, farli cuocere 40 minuti in pentola a pressione oppure in una pentola con abbondante acqua salata per 1 ora e mezza circa.
Nel frattempo scottare le erbette in acqua salata. Affettare finemente una grossa cipolla e farla appassite in un tegamino antiaderente sfumandola con del vino bianco secco.
Quando i ceci saranno cotti, tenerne da parte una manciata e frullare gli altri insieme a 2 bicchieri di acqua salata e bollente. Aggiungervi la cipolla (o il porro secondo i gusti) e continuare a frullare fino a ridurre tutto in purea.
Aggiustare di sale, pepe e peperoncino.
Versare la crema in ciotole individuali, guarnire con le foglie di erbetta tagliate sottili, i ceci interi e una bella spolverata di pecorino romano.
Questa ricetta partecipa all'iniziativi di Cipolla
Del maiale non si butta via niente... per fortuna!
By il gatto goloso - novembre 25, 2008
Lo scorso week end si è svolta la settima edizione del November Porc a Zibello. Ci ero stata anche lo scorso anno e ci andrò anche il prossimo... un sacco di degustazioni di prodotti arrivati da tutta Italia... e... il culatello...
come resistere a tanta delizia?
Se qualcuno dovesse essere interessato c'è ancora una data della manifestazione, che si terrà a Roccabianca il prossimo week end!
Vi riporto alcuni scatti fatti durante il week end! :-)
foto: © www.ilgattogoloso.blogspot.com
come resistere a tanta delizia?
Se qualcuno dovesse essere interessato c'è ancora una data della manifestazione, che si terrà a Roccabianca il prossimo week end!
Vi riporto alcuni scatti fatti durante il week end! :-)
foto: © www.ilgattogoloso.blogspot.com
... Martedì sera siamo andati a vedere il concerto di Vinicio Capossela al teatro Creberg a Bergamo, cosa posso dire? Le mie aspettative a riguardo erano elevate, ma non pensavo fino a questo punto... sono rimasta a bocca aperta per un bel po' di tempo, non riuscivo a capire se ero davvero li o mi trovavo in un mondo fantastico... un concerto durato due ore e mezza con un Vinicio sempre più musicalmente maturo, con dei musicisti di altissimo livello che suonano strumenti "inconsistenti" (addirittura strumenti giocattolo e bicchieri) e una scenografia fantastica.
Il concerto riprende i temi trattati nell'ultimo album "Da Solo" uscito il 17 ottobre. Un album molto particolare e intimo.
Il palco è allestito da teli colorati (tipo circo ottocentesco), da lanterne, da un'insegna luminosa da luna park e dal mighty Wurlizer.
Su sito ufficiale troverete tutte le date del tour e altre informazioni utili.Il palco è allestito da teli colorati (tipo circo ottocentesco), da lanterne, da un'insegna luminosa da luna park e dal mighty Wurlizer.
Qui il video di presentazione del CD.
...Allora vorrei raccontarmi la cena fatta sabato con la cipolla e il suo maritino... inizio con il dirvi che sono una coppia bellissima, sono molto affiatati e sono delle belle persone!
Riprendendo il racconto (che mi ha commossa devvero!) di Cipolla fatto sul suo blog posso solo raccontarvi la cena dal mio punto di vista!
Intanto sono strafelicissima che vi siate trovati bene e che vi sia piaciuta la mia cucina... poi continuo con il ringraziare Cipolla per il mega regalone che mi ha fatto... finalmente ho una sparabiscotti moderna... quella che avevo prima risale agli ani '80! E quindi adesso sono costretta a sfornare biscottini dalle mille forme (non vedo l'ora)... confermo che la Cipolla in questione ha azzeccato praticamente tutti gli ingredienti principali dei tortelli cremaschi... direi che io non ci sarei mai arrivata senza leggere la ricetta invece...questa Cipolla è formidabile! :-)
Ah... devo dire che Cipolla e consorte sono due ottime forchette sapete? Hanno spazzolato tutto e questo mi riempie di orgoglio...
Insisto nel dire che il mio tortino di sarde e patate era buono ma le patate erano un tantino al dente diciamo e che il flan al cioccolato era ottimo ma la forma non era delle migliori... capperi sono sempre riuscita a sformarlo alla perfezione tranne questa volta.... che figuraccia! .-)
Insieme al flan Cipolla ha portato un passito greco strepitoso, era dolce al punto giusto senza essere invadente... mamma mia quanto era buono... dico era perché quel poco che è avanzato ce lo siamo scolato ieri sera! :-)
Mi dispiace solo di averli fatto tornare a casa tardi... vista la distanza... e la nebbia!
Io spero solo che non passi ancora troppo tempo prima di rivederci di nuovo.... Vi ringrazio ancora per la bella serata e per le risate!
E poi è troppo bello parlare con qualcuno che ami cucinare e scambiarsi trucchetti e segreti!
Vi abbraccio forte fortissimo...
Riprendendo il racconto (che mi ha commossa devvero!) di Cipolla fatto sul suo blog posso solo raccontarvi la cena dal mio punto di vista!
Intanto sono strafelicissima che vi siate trovati bene e che vi sia piaciuta la mia cucina... poi continuo con il ringraziare Cipolla per il mega regalone che mi ha fatto... finalmente ho una sparabiscotti moderna... quella che avevo prima risale agli ani '80! E quindi adesso sono costretta a sfornare biscottini dalle mille forme (non vedo l'ora)... confermo che la Cipolla in questione ha azzeccato praticamente tutti gli ingredienti principali dei tortelli cremaschi... direi che io non ci sarei mai arrivata senza leggere la ricetta invece...questa Cipolla è formidabile! :-)
Ah... devo dire che Cipolla e consorte sono due ottime forchette sapete? Hanno spazzolato tutto e questo mi riempie di orgoglio...
Insisto nel dire che il mio tortino di sarde e patate era buono ma le patate erano un tantino al dente diciamo e che il flan al cioccolato era ottimo ma la forma non era delle migliori... capperi sono sempre riuscita a sformarlo alla perfezione tranne questa volta.... che figuraccia! .-)
Insieme al flan Cipolla ha portato un passito greco strepitoso, era dolce al punto giusto senza essere invadente... mamma mia quanto era buono... dico era perché quel poco che è avanzato ce lo siamo scolato ieri sera! :-)
Mi dispiace solo di averli fatto tornare a casa tardi... vista la distanza... e la nebbia!
Io spero solo che non passi ancora troppo tempo prima di rivederci di nuovo.... Vi ringrazio ancora per la bella serata e per le risate!
E poi è troppo bello parlare con qualcuno che ami cucinare e scambiarsi trucchetti e segreti!
Vi abbraccio forte fortissimo...
Dopo aver passato un lungo week end enogastronomico tra la Valpolicella, Bardolino e il Bontà a Cremona avevo davvero bisogno di qualcosa che rimettesse un po' in sesto il mio stomaco e la mia bilancia! Si perché tra degustazioni e vino quasi quasi mi veniva un coccolone :-(
... Così ho preparato questi gustosissimi ravioli da mangiare in brodo per scaldarsi un po' in queste serate ormai freddine e uggiose...
Ingredienti per 4 persone
Per la pasta:
400 g di farina
4 uova
Per il ripieno:
200 g di polpa di manzo
100 g di prosciutto cotto
50 g di mortadella
30 g di pangrattato
50 g di parmigiano
grattuggiato
1 cipolla
1 uovo
un bicchierino di vino rosso
burro
Preparate il ripieno:
Soffriggere in un tegame la cipolla tritata finemente con il burro e rosolarvi la carne.
Aggiungete un pizzico di sale, il pepe e il vino.
Cuocete coperto a fuoco molto baso per 1 oretta, mescolando spesso e bagnando la carne con poca acqua tiepida se necessario.
Frullare la carne nel mixer, filtrate il fondo di cottura, versatelo in una ciotola e tenerlo da parte; aggiungere il pangrattato la carne, il prosciutto e la mortadella tritati sottili, le uova ed il parmigiano. Se risultasse troppo asciutto aggiungervi qualche cucchiaio di fondo di cottura.
Farlo riposare per qualche ora al fresco.
Stendere la pasta in strisce sottili e disporre su metà tante nocciole di ripieno a intervalli di 4 cm.
Ripiegare le strisce di pasta sul ripieno, chiuderle e con un tagliapasta ricavarne dei cerchietti.
Spolverizzare i ravioli di farina per evitare che si attacchino fra loro.
Cuocerli nel brodo bollente e serviteli con abbondante parmigiano a parte.
... Così ho preparato questi gustosissimi ravioli da mangiare in brodo per scaldarsi un po' in queste serate ormai freddine e uggiose...
Ingredienti per 4 persone
Per la pasta:
400 g di farina
4 uova
Per il ripieno:
200 g di polpa di manzo
100 g di prosciutto cotto
50 g di mortadella
30 g di pangrattato
50 g di parmigiano
grattuggiato
1 cipolla
1 uovo
un bicchierino di vino rosso
burro
Preparate il ripieno:
Soffriggere in un tegame la cipolla tritata finemente con il burro e rosolarvi la carne.
Aggiungete un pizzico di sale, il pepe e il vino.
Cuocete coperto a fuoco molto baso per 1 oretta, mescolando spesso e bagnando la carne con poca acqua tiepida se necessario.
Frullare la carne nel mixer, filtrate il fondo di cottura, versatelo in una ciotola e tenerlo da parte; aggiungere il pangrattato la carne, il prosciutto e la mortadella tritati sottili, le uova ed il parmigiano. Se risultasse troppo asciutto aggiungervi qualche cucchiaio di fondo di cottura.
Farlo riposare per qualche ora al fresco.
Stendere la pasta in strisce sottili e disporre su metà tante nocciole di ripieno a intervalli di 4 cm.
Ripiegare le strisce di pasta sul ripieno, chiuderle e con un tagliapasta ricavarne dei cerchietti.
Spolverizzare i ravioli di farina per evitare che si attacchino fra loro.
Cuocerli nel brodo bollente e serviteli con abbondante parmigiano a parte.
Pizzighettone -16 Ediz. Fasulin de l'òc cun le cudeghe'
By il gatto goloso - novembre 04, 2008
Domenica abbiamo passato la mattinata fra le mura di Pizzighettone (paese della provincia di Cremona) che ospitava la 16^ Edizione Fasulin de l'òc cun le cudeghe' ('Fagiolini dell'occhio con cotenne'). Per la troppa coda non siamo riusciti ad assaggiare il piatto a cui è dedicata la manifestazione, ma siamo riusciti (con molta tranquillità) a fare un tour fra gli stand presenti all'interno delle mura... insomma il nostro pranzo è stato una miriade di sapori diversi tra formaggi, olio, salumi, vino, cioccolato, torte ecc... vi mostro qualche foto scattata qua e là solo per farvi venire l'acquolina in bocca! :-)
La scorsa domenica si è svolta la 42esima sagra delle Radici di Soncino.
Molti di voi non sapranno nemmeno cosa sia, che aspetto abbia e dov'è Soncino.
Allora, Soncino è un borgo tranquillo, con molte testimonianze storiche ed artistiche come l'imponente Rocca Sforzesca, le Chiese e i palazzi. Si trova in provincia di Cremona al confine con la provincia di Brescia.
Ma ora vi vorrei descrivere questa radice...
È una verdura tipicamente invernale, prodotta solo in questa zona purtroppo ormai da pochissimi coltivatori, ha un sapore amarognolo piuttosto forte e si consuma sia cruda che cotta e condita con olio, sale, limone o aceto.
Dalla cottura al vapore si ricava un infuso di un bel colore giallo fieno da bere come bevanda depurativa (una volta al giorno) per intestino e fegato. Certo il sapore non è dei migliori, ma fa bene e credo possa bastare!
Queste radici stanno scomparendo anche dal territorio in quanto oltre ad essere amare non incontra i gusti dei giovani di oggi...
Le radici aiutano a smuovere il metabolismo, aiuta la diuresi, favorisce la digestione e aiuta a cicatrizzare i tessuti ed è ricco di vitamine del gruppo B e C.
Ah... fa fare tante puzzette! ih ih :-)
Vi indico un paio di ricette nel caso rusciate a trovarle e vi venga voglia di provarle!
Radici lessate
Raschiare e tagliare a pezzetti o rotelline. Aggiungere un po' d'aceto nell'acqua bollente, il sale ed immergere le radici. Trascorsi 15 minuti circa scolare e condire con un po' di olio e limone; aggiungere a piacere prezzemolo ed aglio tritato.
Grappa alle radici
Lasciare macerare per due o tre mesi pezzi di radici crude con grappa di buona qualità. Distillare l'infuso per capillarità. Aggiungere ad ogni litro di grappa un cucchiaio di miele per amalgamare il gusto.
Molti di voi non sapranno nemmeno cosa sia, che aspetto abbia e dov'è Soncino.
Allora, Soncino è un borgo tranquillo, con molte testimonianze storiche ed artistiche come l'imponente Rocca Sforzesca, le Chiese e i palazzi. Si trova in provincia di Cremona al confine con la provincia di Brescia.
Ma ora vi vorrei descrivere questa radice...
È una verdura tipicamente invernale, prodotta solo in questa zona purtroppo ormai da pochissimi coltivatori, ha un sapore amarognolo piuttosto forte e si consuma sia cruda che cotta e condita con olio, sale, limone o aceto.
Dalla cottura al vapore si ricava un infuso di un bel colore giallo fieno da bere come bevanda depurativa (una volta al giorno) per intestino e fegato. Certo il sapore non è dei migliori, ma fa bene e credo possa bastare!
Queste radici stanno scomparendo anche dal territorio in quanto oltre ad essere amare non incontra i gusti dei giovani di oggi...
Le radici aiutano a smuovere il metabolismo, aiuta la diuresi, favorisce la digestione e aiuta a cicatrizzare i tessuti ed è ricco di vitamine del gruppo B e C.
Ah... fa fare tante puzzette! ih ih :-)
Vi indico un paio di ricette nel caso rusciate a trovarle e vi venga voglia di provarle!
Radici lessate
Raschiare e tagliare a pezzetti o rotelline. Aggiungere un po' d'aceto nell'acqua bollente, il sale ed immergere le radici. Trascorsi 15 minuti circa scolare e condire con un po' di olio e limone; aggiungere a piacere prezzemolo ed aglio tritato.
Grappa alle radici
Lasciare macerare per due o tre mesi pezzi di radici crude con grappa di buona qualità. Distillare l'infuso per capillarità. Aggiungere ad ogni litro di grappa un cucchiaio di miele per amalgamare il gusto.
Che bello fare la pasta in casa... è una cosa che da sempre mi rilassa, quando pasticcio con gli ingredienti i pensieri se ne vanno e torno a giocare come una bambina serena... amo sentirmi le mani appiccicate, amo vedere come da pochi e semplici ingredienti di base si possa creare una forma compatta ed elastica, amo perdere un'intera mattinata giocando!
Prendendo spunto da questi fantastici ravioli preparati da Erborina, ho voluto provare a colorare la pasta con il succo della barbabietola, il risultato è un impasto allegro e di un colore rosa spettacolare! Peccato che quel giorno c'era poca luce e il colore nella foto non è proprio reale, non è un rosa così sbiadito, è un rosa molto più carico! Uff
Ingredienti per la pasta:
300 g di farina 00
80 g di barbabietola già cotta
Acqua q.b
Per il ripieno:
1 zucchina
250 g di erbette
100 g di ricotta di mucca
Pangrattato se serve
Condimento:
Panna q.b.
Pecorino o parmigiano q.b.
Pepe nero
Fare un impasto con la farina, la barbabietola frullata con mezzo bicchiere di acqua e lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico.
Lasciare riposare in frigorifero per almeno 1 ora e tirare la sfoglia a macchina, infarinando la pasta se dovesse risultare troppo umida.
Intanto che la pasta riposa in frigorifero, scottare le erbette in abbondante acqua bollente oppure per 3 minuti in pentola a pressione , tagliate con la mezzaluna la zucchina a pezzettini piccoli piccoli e metterla in un recipiente con la ricotta e le erbette tritate.
Se il ripieno dovesse essere troppo liquido aggiungervi del pangrattato.
Tagliare dei rettangolini di pasta e adagiarvi sopra la punta di un cucchiaino di ripieno.
Chiuderli facendo pressione con i lembi della forchetta oppure se avete a disposizione degli stampini per tortelli utilizzate quelli e farete più in fretta.
Intanto che li preparate adagiare quelli pronti su un vassoio coperto con carta da forno e infarinato.
Portare ad ebollizione l’acqua salata e appena bolle buttarvi delicatamente i tortelli, abbassare la fiamma e lasciate cuocere per 5-8 minuti circa.
Scolarli e servirli con un paio di cucchiai abbondanti di panna calda, parmigiano e pepe macinato al momento.
Con queste dosi me ne sono usciti circa 90!
Prendendo spunto da questi fantastici ravioli preparati da Erborina, ho voluto provare a colorare la pasta con il succo della barbabietola, il risultato è un impasto allegro e di un colore rosa spettacolare! Peccato che quel giorno c'era poca luce e il colore nella foto non è proprio reale, non è un rosa così sbiadito, è un rosa molto più carico! Uff
Ingredienti per la pasta:
300 g di farina 00
80 g di barbabietola già cotta
Acqua q.b
Per il ripieno:
1 zucchina
250 g di erbette
100 g di ricotta di mucca
Pangrattato se serve
Condimento:
Panna q.b.
Pecorino o parmigiano q.b.
Pepe nero
Fare un impasto con la farina, la barbabietola frullata con mezzo bicchiere di acqua e lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico.
Lasciare riposare in frigorifero per almeno 1 ora e tirare la sfoglia a macchina, infarinando la pasta se dovesse risultare troppo umida.
Intanto che la pasta riposa in frigorifero, scottare le erbette in abbondante acqua bollente oppure per 3 minuti in pentola a pressione , tagliate con la mezzaluna la zucchina a pezzettini piccoli piccoli e metterla in un recipiente con la ricotta e le erbette tritate.
Se il ripieno dovesse essere troppo liquido aggiungervi del pangrattato.
Tagliare dei rettangolini di pasta e adagiarvi sopra la punta di un cucchiaino di ripieno.
Chiuderli facendo pressione con i lembi della forchetta oppure se avete a disposizione degli stampini per tortelli utilizzate quelli e farete più in fretta.
Intanto che li preparate adagiare quelli pronti su un vassoio coperto con carta da forno e infarinato.
Portare ad ebollizione l’acqua salata e appena bolle buttarvi delicatamente i tortelli, abbassare la fiamma e lasciate cuocere per 5-8 minuti circa.
Scolarli e servirli con un paio di cucchiai abbondanti di panna calda, parmigiano e pepe macinato al momento.
Con queste dosi me ne sono usciti circa 90!
È una ricetta che avevo in archivio da 2 settimane fatta dopo aver passato una domenica pomeriggio in giro per i colli piacentini... e non ho resistito nel "rubare" 2 grappoli di uva fragola... si, lo so, certe cose non si fanno, ma era per una buona causa no??? :-P
Poi sempre domenica siamo andati al mercato degli agricoltori della mia zona e ho trovato queste pesche tardive (si, un poco ammaccate ma sane, bio e senza pesticidi!) a pochi soldi...
Ingredienti:
90 g di farina mista tra bianca e integrale
4 uova
120 g di zucchero
1 cucchiaino di lievito
200 g di marmellata di frutti di bosco
2 pesche tardive bio
2 grappoli di uva fragola
cannella
chiodo di garofano
mezzo bicchiere di vino rosso
zucchero a velo
granella di nocciole
Per prima cosa separare i tuorili dagli albumi.
Montare i primi con lo zucchero fino ad ottenere una cremina chiara e spumosa, aggiungere la farina ed il lievito.
Montare gli albumi a neve fermissima e unirli delicatamente al composto.
Rivestire con della carta da forno una teglia rettangolare, versarvi la crema e livellarla con una spatola.
Infornare (a forno gia caldo) a 180° per 12-15 minuti circa.
Nel frattempo scaldare una padella sul fuoco, versarvi la frutta lavata e tagliata a pezzettini piccoli, irrorare con il vino, aggiungere le spezie e lasciare cuocere per 10 minuti o finché la frutta non abbia la consistenza di una marmellata.
Togliere la teglia da forno e rovesciare la pasta su un foglio di carta da forno bagnata e strizzata (in questo modo sarà più semplice arrotolarla!), arrotolarla sulla carta e lasciar raffreddare (ci vorranno 15 minuti circa).
Trascorso il tempo, srotolarla e farcirla con la marmellata di frutto di bosco e la salsa speziata appena preparata (lasciata anch essa a raffreddare per qualche minuto) e riarrotolare il tutto nella carta da forno.
Al momento di servire spolverizzare con zucchero a velo e granella di nocciole.
90 g di farina mista tra bianca e integrale
4 uova
120 g di zucchero
1 cucchiaino di lievito
200 g di marmellata di frutti di bosco
2 pesche tardive bio
2 grappoli di uva fragola
cannella
chiodo di garofano
mezzo bicchiere di vino rosso
zucchero a velo
granella di nocciole
Per prima cosa separare i tuorili dagli albumi.
Montare i primi con lo zucchero fino ad ottenere una cremina chiara e spumosa, aggiungere la farina ed il lievito.
Montare gli albumi a neve fermissima e unirli delicatamente al composto.
Rivestire con della carta da forno una teglia rettangolare, versarvi la crema e livellarla con una spatola.
Infornare (a forno gia caldo) a 180° per 12-15 minuti circa.
Nel frattempo scaldare una padella sul fuoco, versarvi la frutta lavata e tagliata a pezzettini piccoli, irrorare con il vino, aggiungere le spezie e lasciare cuocere per 10 minuti o finché la frutta non abbia la consistenza di una marmellata.
Togliere la teglia da forno e rovesciare la pasta su un foglio di carta da forno bagnata e strizzata (in questo modo sarà più semplice arrotolarla!), arrotolarla sulla carta e lasciar raffreddare (ci vorranno 15 minuti circa).
Trascorso il tempo, srotolarla e farcirla con la marmellata di frutto di bosco e la salsa speziata appena preparata (lasciata anch essa a raffreddare per qualche minuto) e riarrotolare il tutto nella carta da forno.
Al momento di servire spolverizzare con zucchero a velo e granella di nocciole.
A dire la verità non h o inventato niente io... ho solo preso spunto dal grande Bruno Barbieri sul Gambero Rosso... è una ricetta semplice, veloce, golosa e quasi light... che volete di più? :-)
Ingredienti per 2 porzioni:
1 pera williams rossa piuttosto grande
1 bicchiere di vino rosso (io ho usato un Elba doc)
zuccchero
anice stellato
cannella
chiodi di garofano
noce moscata
menta (io purtroppo non l'avevo)
ricotta di mucca 100 g
poca scorza grattuggiata di un limone bio
Sbucciare la pera e tagliarla a pezzi non troppo piccoli.
In un tegame antiaderente versare il vino e unirvi una manciata di zucchero e scaldare per qualche minuto o finché lo zucchero si è sciolto.
Aggiungervi i pezzi di pera e le spezie (tranne la mante che si aggiungerà solo all'ultimo istante)
e lasciare andare per 5/7 minuti a fiamma bassa e senza coperchio.
Le pere devono colorarsi e cuocere poco, non devono diventare molli!
In una ciotola lavorare con una forchetta la ricotta e dello zucchero.
Impiattare la pera con il succo di vino, le spezie e delle quenelle di ricotta.
Decorare con delle foglioline di menta e servire il piatto ancora caldo.
Ricetta dell'Artusi... adoro sfogliare le sue ricette, le trovo sempre pratiche e ancora moderne e poi quanto mi piace leggere quell'italiano retrò!
Questa è una delle poche ricette che lego alla mia mamma, a lei non è mai piaciuto molto cucinare, anzi, per lei è sempre stato (ed è ancora) un peso!
Mi divertiva vederla preparare questi gnocchi ...e quindi quando me li faceva io ero felice perché potevo pasticciare un po' anche io e poi mi piaceva quella forma un po' rotonda e quella crosticina croccante...
Questa è una delle poche ricette che lego alla mia mamma, a lei non è mai piaciuto molto cucinare, anzi, per lei è sempre stato (ed è ancora) un peso!
Mi divertiva vederla preparare questi gnocchi ...e quindi quando me li faceva io ero felice perché potevo pasticciare un po' anche io e poi mi piaceva quella forma un po' rotonda e quella crosticina croccante...
Ingredienti:
4 dl di latte
120 g di semolino
50 g di burro
40 g di parmigiano grattugiato
2 uova
Sale q.b.
Cuocere il semolino nel latte e quando siete per ritirarlo dal fuoco salatelo e versatevi metà del burro e metà del parmigiano. Poi quando è ancora ben caldo aggiungere le uova e mescolare. Quindi versare il composto su una spianatoia nello spessore di 1 cm e mezzo e lasciarlo raffreddare
Quando si sarà intiepidito e rappreso fare dei cerchi e riporli in una teglia unta di burro e cospargere i dischi con il parmigiano rimanente.
Infornare sotto il grill fino a quando inizieranno a dorarsi.
4 dl di latte
120 g di semolino
50 g di burro
40 g di parmigiano grattugiato
2 uova
Sale q.b.
Cuocere il semolino nel latte e quando siete per ritirarlo dal fuoco salatelo e versatevi metà del burro e metà del parmigiano. Poi quando è ancora ben caldo aggiungere le uova e mescolare. Quindi versare il composto su una spianatoia nello spessore di 1 cm e mezzo e lasciarlo raffreddare
Quando si sarà intiepidito e rappreso fare dei cerchi e riporli in una teglia unta di burro e cospargere i dischi con il parmigiano rimanente.
Infornare sotto il grill fino a quando inizieranno a dorarsi.
Crema di patate e sedano rapa in p.a.p
By il gatto goloso - ottobre 06, 2008
Una ricetta veloce, calda e coccolosa... ultimamente sono sempre di corsa! Uff...
Ingredienti:
1 sedano rapa
1 patata grossa
sale
pepe
Nella pentola a pressione riporre nel cestello sia la patata che il sedano rapa sbucciati con due dita di acqua. Chiudere e dal fischio far cuocere per circa 25 minuti. Aprire, controllare la cottura, passare il tutto con il frullatore ad immersione, aggiustare di sale e pepe e servire con delle chips di sedano rapa e patata (fatte tagliando delle fettine sottili sottili con il pelapatate, adagiandole sulla teglia ricoperta da carta da forno, salate e infornate a 200° per 2 minuti per lato).
Sempre riprendendo il discorso e gli stessi ingredienti del precedente post vi presento un tortino semplice ma di effetto, che sa di mare, di estate e di vacanza (anche se ormai lontana .. sigh!)
Ingredienti per 2 tortini:
6 sarde
1 patata medio/piccola
1 melanzana piccina
sale
pepe
prezzemolo
Pulire le Sarde e asciugarle bene
Far perdere il liquido amaro alla melanzana e cuocerla per pochi minuti con un filo di olio.
Prendere uno stampino e ungerlo leggermente.
Iniziare gli strati partendo con le patate [io non l'ho fatto mas sarebbe stato meglio] (tagliate sottili con un pelapatate, io sono partita con le Sarde, ma poi si sono ammorbidite troppo), il sale, la melanzana, le sarde (3 a tortino), il prezzemolo, la melanzana e finire con le patate.
Infornare a 160° per 10/15 minuti circa o finché le patate non siano morbide.
Rovesciare e servire tiepidi.
Ingredienti per 2 tortini:
6 sarde
1 patata medio/piccola
1 melanzana piccina
sale
pepe
prezzemolo
Pulire le Sarde e asciugarle bene
Far perdere il liquido amaro alla melanzana e cuocerla per pochi minuti con un filo di olio.
Prendere uno stampino e ungerlo leggermente.
Iniziare gli strati partendo con le patate [io non l'ho fatto mas sarebbe stato meglio] (tagliate sottili con un pelapatate, io sono partita con le Sarde, ma poi si sono ammorbidite troppo), il sale, la melanzana, le sarde (3 a tortino), il prezzemolo, la melanzana e finire con le patate.
Infornare a 160° per 10/15 minuti circa o finché le patate non siano morbide.
Rovesciare e servire tiepidi.
Quest'estate sono andata in Liguria e la mattina della partenza mi sono fatta un tour in pescheria e sono uscita con 2 kg di sarde, un paio di polpi giganti e moscardini appena pescati (nella borsa termica per circa 200 km!).. sarò pazza?? :-)
Quindi ora ho il freezer pieno di pesce!
Ehi, sapete per caso quanto si conservano questi pesci in freezer? Non vorrei poi doverli buttare... io penso che le sarde almeno 3 mesi possano sopravvivere surgelate no??
Ne ho approfittato per fare queste polpettine, semplici semplici, golose golose e croccose croccose! :-D
Ingredienti per circa 20 polpettine:
10 sarde
1 patata grossa
1 melanzana viola
sale
pepe
prezzemolo
pangrattato
2 uova
olio per friggere
La parte più noiosa è pulire le Sarde (almeno lo è per me... ma si sa io sono pigraa!).
Una volta pulite, asciugarle con la carta assorbente senza premere troppo.
Far cuocere la patata in pentola a pressione (15 minuti circa) oppure in abbondante acqua bollente (ci vorrà il doppio del tempo).
Affettare le melanzana, salarla e lasciarle perdere l'amaro per mezz'ora circa (il tempo che io ci ho messo a pulire il pesce... :-P).
Trascorso questo tempo far saltare per pochi minuti in padella le melanzane con un filo di olio.
Nel mixer riporre la patata sbucciata, le Sarde a crudo, le melanzane, il sale (poco), il prezzemolo e azionare ad una velocità bassa per pochi secondi.
Formare delle palline, passarle nel pangrattato, nell'uovo e di nuovo nel pangrattato.
Friggerle in abbondante olio di semi per pochi minuti.
Scolarle su carta assorbente e servire.
Sono buonissime sia calde che fredde.
Quindi ora ho il freezer pieno di pesce!
Ehi, sapete per caso quanto si conservano questi pesci in freezer? Non vorrei poi doverli buttare... io penso che le sarde almeno 3 mesi possano sopravvivere surgelate no??
Ne ho approfittato per fare queste polpettine, semplici semplici, golose golose e croccose croccose! :-D
Ingredienti per circa 20 polpettine:
10 sarde
1 patata grossa
1 melanzana viola
sale
pepe
prezzemolo
pangrattato
2 uova
olio per friggere
La parte più noiosa è pulire le Sarde (almeno lo è per me... ma si sa io sono pigraa!).
Una volta pulite, asciugarle con la carta assorbente senza premere troppo.
Far cuocere la patata in pentola a pressione (15 minuti circa) oppure in abbondante acqua bollente (ci vorrà il doppio del tempo).
Affettare le melanzana, salarla e lasciarle perdere l'amaro per mezz'ora circa (il tempo che io ci ho messo a pulire il pesce... :-P).
Trascorso questo tempo far saltare per pochi minuti in padella le melanzane con un filo di olio.
Nel mixer riporre la patata sbucciata, le Sarde a crudo, le melanzane, il sale (poco), il prezzemolo e azionare ad una velocità bassa per pochi secondi.
Formare delle palline, passarle nel pangrattato, nell'uovo e di nuovo nel pangrattato.
Friggerle in abbondante olio di semi per pochi minuti.
Scolarle su carta assorbente e servire.
Sono buonissime sia calde che fredde.
Mamma degli alieni mi ha invitata a partecipare a questo memé lanciato da Jajo
7 cose personali da salvare
1- Il mio mac, senza computer non saprei vivere ormai (è brutto a dirsi, ma è vero)... come farei a scaricare le fotografie? :-)
2- Le fotografie: di food, delle vacanze, degli anni passati, di quando ero piccola... in quegli scatti è raccolta la mia vita e ogni tanto mi piace fermarmi ad osservale, ma mi piace ancora di più cercare quei particolari che a prima vista non si colgono (un fiorellino fiorito in inverno oppure una nuvola che assomiglia ad un bambino con il dito in bocca!)
3- I libri di cucina, ne ho talmente tanti che non so nemmeno dove mettere (ma da "malata" continuo a comprarne!!) ma non riesco a liberarmene... ultimamente sto cercando nei mercatini delle riviste di cucina anni 70/80...
4- Le mie perline... non che mi metta a fare collane e bijoux ogni giorno eh, ma quando mi passa per la testa la voglia di crearne uno devo averle a portata di mano... poi magari creo qualcosa che non mi soddisfa e la disfo per poi rifarne un'altra... oppure faccio una collana che metto per qualche mese e poi, presa da schizzo, la disfo... mah! :-)
5- La mia gattona che ormai ha spento 10 candeline, ma per me è sembra davvero ieri quando me l'hanno regalata... è selvaggia e non è sempre facile farle le coccole, ma amo tornare a casa da mamma e vederla venirmi incontro, fare un miaoo e poi osservarla mentre si rotola felice nell'erba... oppure sentirla piangere solo perché vuole andare a dormire sul piumone!
6- La mia casetta, un appartamentino di 75 mq fatto crescere e arredato piano piano grazie alle manine d'oro del mio papino (che ora non è più qui...). Questo è uno dei ricordi più belli che mi ha lasciato e amo stare li, mi sento coccolata, sicura e felice.
7- Le mie macchine fotografiche, dalla reflex yashika alla reflex Canon passando per le compatte...
7 cose in generale da salvare
1- La musica, quella jazz con quella voce femminile che scalda il cuore (Diana Kall, Billie Holiday, Ella Fitzgerald)... la musica italiana (Capossela, Gino Paoli, Cammariere, Mina, De André, Guccini, Le canzoni anni '70/80)
2- La natura, tutta ma proprio tutta! Il cambio delle stagioni, la brezza, le gocce d'acqua, il mare, i profumi che si sentono in un bosco, la rugiada al mattino, il sole che scalda la terra... insomma tutto quello che vediamo ogni giorno a cui spesso non diamo l'importanza che merita.
3- Gli animali in generale... in particolare i gatti e i felini... ecco, forse l'unica cosa che non salverei sono le zanzare, le mosche, i moscerini e le cimici... .-)
4- I film leggeri, le commedie che sai già come finiscono appena inizi a guardare il film ma che poi quando alla fine ti alzi dal divano ti senti il cuore leggero e un sorriso sulle labbra... in particolar modo amo Il favoloso mondo di Amelie... un capolavoro per me! :-)
5- Le tradizioni culinarie... è bello conservarle e riscoprirle... è bello quando un anziano ti svela dei segreti su come fare il pane piuttosto di come cucinare una zuppa di lenticchie come si faceva una volta o di quale ingrediente segreto c'è in quei tortelli che tu hai fatto e rifatto tante volte ma che non erano mai buoni come quelli della zia ottantenne... :-)
6- Viaggiare... bisognerebbe sempre fare almeno una vacanza all'anno, di quelle senza villaggi, senza grandi alberghi e senza menù turistici... solo così si conoscono persone del posto, si assaggiano piatti tradizionali e si scoprono posti mozzafiato!
7- Internet! Mi rendo conto di far davvero fatica a stare senza la rete... la televisione ormai è spazzatura (a volte mi rendo conto che sono settimane che non accendo la TV) mentre nel web invece puoi trovare tutte le informazioni che cerchi solo con un click!
Adesso lo vorrei girare a:
Erborina
Cipolla
La polpetta perfetta
Moscerino
7 cose personali da salvare
1- Il mio mac, senza computer non saprei vivere ormai (è brutto a dirsi, ma è vero)... come farei a scaricare le fotografie? :-)
2- Le fotografie: di food, delle vacanze, degli anni passati, di quando ero piccola... in quegli scatti è raccolta la mia vita e ogni tanto mi piace fermarmi ad osservale, ma mi piace ancora di più cercare quei particolari che a prima vista non si colgono (un fiorellino fiorito in inverno oppure una nuvola che assomiglia ad un bambino con il dito in bocca!)
3- I libri di cucina, ne ho talmente tanti che non so nemmeno dove mettere (ma da "malata" continuo a comprarne!!) ma non riesco a liberarmene... ultimamente sto cercando nei mercatini delle riviste di cucina anni 70/80...
4- Le mie perline... non che mi metta a fare collane e bijoux ogni giorno eh, ma quando mi passa per la testa la voglia di crearne uno devo averle a portata di mano... poi magari creo qualcosa che non mi soddisfa e la disfo per poi rifarne un'altra... oppure faccio una collana che metto per qualche mese e poi, presa da schizzo, la disfo... mah! :-)
5- La mia gattona che ormai ha spento 10 candeline, ma per me è sembra davvero ieri quando me l'hanno regalata... è selvaggia e non è sempre facile farle le coccole, ma amo tornare a casa da mamma e vederla venirmi incontro, fare un miaoo e poi osservarla mentre si rotola felice nell'erba... oppure sentirla piangere solo perché vuole andare a dormire sul piumone!
6- La mia casetta, un appartamentino di 75 mq fatto crescere e arredato piano piano grazie alle manine d'oro del mio papino (che ora non è più qui...). Questo è uno dei ricordi più belli che mi ha lasciato e amo stare li, mi sento coccolata, sicura e felice.
7- Le mie macchine fotografiche, dalla reflex yashika alla reflex Canon passando per le compatte...
7 cose in generale da salvare
1- La musica, quella jazz con quella voce femminile che scalda il cuore (Diana Kall, Billie Holiday, Ella Fitzgerald)... la musica italiana (Capossela, Gino Paoli, Cammariere, Mina, De André, Guccini, Le canzoni anni '70/80)
2- La natura, tutta ma proprio tutta! Il cambio delle stagioni, la brezza, le gocce d'acqua, il mare, i profumi che si sentono in un bosco, la rugiada al mattino, il sole che scalda la terra... insomma tutto quello che vediamo ogni giorno a cui spesso non diamo l'importanza che merita.
3- Gli animali in generale... in particolare i gatti e i felini... ecco, forse l'unica cosa che non salverei sono le zanzare, le mosche, i moscerini e le cimici... .-)
4- I film leggeri, le commedie che sai già come finiscono appena inizi a guardare il film ma che poi quando alla fine ti alzi dal divano ti senti il cuore leggero e un sorriso sulle labbra... in particolar modo amo Il favoloso mondo di Amelie... un capolavoro per me! :-)
5- Le tradizioni culinarie... è bello conservarle e riscoprirle... è bello quando un anziano ti svela dei segreti su come fare il pane piuttosto di come cucinare una zuppa di lenticchie come si faceva una volta o di quale ingrediente segreto c'è in quei tortelli che tu hai fatto e rifatto tante volte ma che non erano mai buoni come quelli della zia ottantenne... :-)
6- Viaggiare... bisognerebbe sempre fare almeno una vacanza all'anno, di quelle senza villaggi, senza grandi alberghi e senza menù turistici... solo così si conoscono persone del posto, si assaggiano piatti tradizionali e si scoprono posti mozzafiato!
7- Internet! Mi rendo conto di far davvero fatica a stare senza la rete... la televisione ormai è spazzatura (a volte mi rendo conto che sono settimane che non accendo la TV) mentre nel web invece puoi trovare tutte le informazioni che cerchi solo con un click!
Adesso lo vorrei girare a:
Erborina
Cipolla
La polpetta perfetta
Moscerino
Un cake svuotadispensa, avevo del riso soffiato che giaceva chiuso da mesi insieme a una tavoletta di cioccolato... allora ho pensato bene di unirli dandogli una personalità in più facendogli incontrare anche il peperoncino! Davvero particolare!
Ingredienti:
100 g di cioccolato extra fondente
130 g di zucchero
2 uova intere
140 g di burro
60 g di riso soffiato
150 g di farina
1 bustina di lievito
40 g di noci tritate
1 cucchiaio di peperoncino in polvere
1 cucchiaio di Armagnac
Fare sciogliere il burro insieme alla zucchero a bagnomaria.
In una ciotolona lavorare a crema le uova con lo zucchero, aggiungervi poi la farina, il lievito, il riso soffiato, le noci, il liquore, il peperoncino e per finire il cioccolato ormai sciolto.
Mescolare tutti gli ingredienti energicamente fino a rendere l'impasto morbido ma compatto.
Stenderlo su una teglia ricoperta di carta da forno (bagnata e strizzata) e infornare a 180° per 30 minuti circa.
Lasciare raffreddare e servire a quadrotti.
Ingredienti:
100 g di cioccolato extra fondente
130 g di zucchero
2 uova intere
140 g di burro
60 g di riso soffiato
150 g di farina
1 bustina di lievito
40 g di noci tritate
1 cucchiaio di peperoncino in polvere
1 cucchiaio di Armagnac
Fare sciogliere il burro insieme alla zucchero a bagnomaria.
In una ciotolona lavorare a crema le uova con lo zucchero, aggiungervi poi la farina, il lievito, il riso soffiato, le noci, il liquore, il peperoncino e per finire il cioccolato ormai sciolto.
Mescolare tutti gli ingredienti energicamente fino a rendere l'impasto morbido ma compatto.
Stenderlo su una teglia ricoperta di carta da forno (bagnata e strizzata) e infornare a 180° per 30 minuti circa.
Lasciare raffreddare e servire a quadrotti.
Ebbene si, non ne ho ancora abbastanza di vasi e vasetti, di marmellate e sott'oli... sono ricaduta nella mania di conservazione...
:-) ...Fermatemi vi prego.... fra un po' esco di casa io per far posto al numero esagerato di conserve varie... help me! ,-)
Ma siccome amo tutto ciò che è nel barattolo, e siccome sono anche parecchio svanita e mi sono pure dimenticata di spegnere la prima candelina del mio blog, (tanti auguri a mee, tanti auguri a mee, tanti auguri goloosi, tanti auguri a meeeeeee!) ne approfitto ora per farmi tanti golosi auguri e lo faccio con qualcosa da mettere sottovetro, per gustare ancora i sapori dell'estate...
Ingredienti::-) ...Fermatemi vi prego.... fra un po' esco di casa io per far posto al numero esagerato di conserve varie... help me! ,-)
Ma siccome amo tutto ciò che è nel barattolo, e siccome sono anche parecchio svanita e mi sono pure dimenticata di spegnere la prima candelina del mio blog, (tanti auguri a mee, tanti auguri a mee, tanti auguri goloosi, tanti auguri a meeeeeee!) ne approfitto ora per farmi tanti golosi auguri e lo faccio con qualcosa da mettere sottovetro, per gustare ancora i sapori dell'estate...
2 k di pomodori
2 peperoni gialli
1 dl di aceto di vino bianco (o di mele)
2 dl di acqua
qualche foglia di basilico
olio evo
sale
Lavare i pomodori, asciugarli e tagliarli a cubettini più o meno regolari (cercando di eliminare più semi possibili).
Riporli in un colino a maglie fitte e cospargerli di sale fino. Lasciar riposare 45 minuti circa.
Intanto, pulire i peperoni, tagliarli a cubettini (se possibile della stessa misura dei pomodori) e tuffarli in un pentolino con l'acqua e l'aceto per un paio di minuti da quando l'acqua bolle.
Trascorso questo tempo, versarli su un canovaccio e asciugarli bene.
Una volta che i peperoni so sono raffreddati, unirli ai pomodori (ben sgocciolati) e mescolarli delicatamente. A questo punto versare il composto nei vasi asciutti e puliti alternando il mix di verdure a foglie di basilico; coprire a filo con l'olio evo.
Chiudere ermeticamente e sterilizzare per circa 30 minuti.
Si conserva per 6 mesi.
Ravioli di Gallinella al sugo di patate
By il gatto goloso - settembre 11, 2008
Mi è sempre piaciuto fare la pasta a mano, avevo provato più volte a fare dei ravioli ma con scarsi risultati :-(
A volte non si chiudevano bene, altre volte la pasta la sovrapponevo nel modo sbagliato, oppure sovrapensiero finivo per appoggiarne uno sopra l'altro, oppure il ripieno era troppo liquido e appena li buttavo in acqua usciva tutto e alla fine mi mangiavo solo la pasta :-D
Questa volta invece ce l'ho fatta!!!! Sono usciti buonissimi e anche se ci ho impiegato mezza mattina, ne è valsa la pena ,-)
Ingredienti per 4 persone:
400 g di farina
4 uova
7 gallinelle
5 bei pomodori maturi
350 g di patate
2 cucchiai di capperi sotto sale (preferibili quelli piccoli)
1 cipollotto novello
prezzemolo
olio evo
sale
pepe
peperoncino (facoltativo)
Preprarare una classica sfolgia con la farina, tre unova intere, qualche cucchiaio di acqua e sale.
Una volta preparata lasciare riposare la pasta.
Nel frattempo pulire e diliscare le Gallinelle, asciugare la polpa e metterla in un padellino con 1 cucchiao di olio, il cipollotto e regolare di sale. Trascorsi un paio di minuti (bastano per ammorbidire la carne) togliere dal fuoco e passare il tutto nel mixer insieme al prezzemolo e ad un uovo. Nel caso il ripieno dovesse risultare troppo liquido aggiungervi del pangrattatto, al contrario un cucchiaio di acqua tiepida.
Sbucciare le patate e riporle in un tegame antiaderente con due cucchiai di olio e portare a cottura a fiamma bassa e con il coperchio. Regolare di sale.
Ora è il momento di prendere la pasta e tirarla a sfoglia sottilissima.
Fare delle strisce, appoggiarvi il ripieno e coprire con un altra striscia di uguali dimensioni, togliere l'aria e "sigillare" con uno stampino o la rotella tagliapasta.
Appoggiarli su un vassoio infarinato per evitare che si attacchino fra loro.
Ormai le patate sono pronte. Spegnere il fuoco.
In un altro tegame, far saltare velocemente i pomodori tagliati a dadini insieme ai capperi per pochi minuti, il pomodoro deve solo ammorbidirsi e non cuocere completamente.
Cuocere i ravioli in abbondante acqua salata e condirli con il sugo di patate e di pomodoro. A piacere aggiustare di pepe e peperoncino.
Scarica il .pdf della ricetta
A volte non si chiudevano bene, altre volte la pasta la sovrapponevo nel modo sbagliato, oppure sovrapensiero finivo per appoggiarne uno sopra l'altro, oppure il ripieno era troppo liquido e appena li buttavo in acqua usciva tutto e alla fine mi mangiavo solo la pasta :-D
Questa volta invece ce l'ho fatta!!!! Sono usciti buonissimi e anche se ci ho impiegato mezza mattina, ne è valsa la pena ,-)
Ingredienti per 4 persone:
400 g di farina
4 uova
7 gallinelle
5 bei pomodori maturi
350 g di patate
2 cucchiai di capperi sotto sale (preferibili quelli piccoli)
1 cipollotto novello
prezzemolo
olio evo
sale
pepe
peperoncino (facoltativo)
Preprarare una classica sfolgia con la farina, tre unova intere, qualche cucchiaio di acqua e sale.
Una volta preparata lasciare riposare la pasta.
Nel frattempo pulire e diliscare le Gallinelle, asciugare la polpa e metterla in un padellino con 1 cucchiao di olio, il cipollotto e regolare di sale. Trascorsi un paio di minuti (bastano per ammorbidire la carne) togliere dal fuoco e passare il tutto nel mixer insieme al prezzemolo e ad un uovo. Nel caso il ripieno dovesse risultare troppo liquido aggiungervi del pangrattatto, al contrario un cucchiaio di acqua tiepida.
Sbucciare le patate e riporle in un tegame antiaderente con due cucchiai di olio e portare a cottura a fiamma bassa e con il coperchio. Regolare di sale.
Ora è il momento di prendere la pasta e tirarla a sfoglia sottilissima.
Fare delle strisce, appoggiarvi il ripieno e coprire con un altra striscia di uguali dimensioni, togliere l'aria e "sigillare" con uno stampino o la rotella tagliapasta.
Appoggiarli su un vassoio infarinato per evitare che si attacchino fra loro.
Ormai le patate sono pronte. Spegnere il fuoco.
In un altro tegame, far saltare velocemente i pomodori tagliati a dadini insieme ai capperi per pochi minuti, il pomodoro deve solo ammorbidirsi e non cuocere completamente.
Cuocere i ravioli in abbondante acqua salata e condirli con il sugo di patate e di pomodoro. A piacere aggiustare di pepe e peperoncino.
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Costine di maiale marinate al lime e aceto balsamico
By il gatto goloso - settembre 08, 2008
La marinatura è un metodo molto interessante per aromatizzare la carne.
Gli acidi scompongono le proteine presenti negli alimenti, rendendoli più teneri e sensibili all’influenza di altri sapori.
E’ importante che i cibi siano completamente coperti dalla marinata.
Non utilizzate contenitori in metallo o in plastica leggera, potrebbero cedere sostanze dannose ai cibi, specialmente se a contatto con sostanze acide.
Se volete saperne di più, queste informazioni le ho trovate qui
Ingredienti per 2 persone:
6 costine di maiale
2 lime (solo il succo)
1 cucchiaio di aceto balsamico
3 cucchiai di olio evo
4 foglie di alloro
2 rametti di rosmarino
sale
pepe misto in grani
timo
In una ciotolina preprarare la marinatura spremendo il lime, poi aggiungere l'aceto balsamico e le erbe aromatiche. Mescolare bene.
Lavare le costine sotto l'acqua corrente, asciugarle per bene e riporle in una ciotolona e cospargerle con la marinatura. Lasciarle marinare almeno per 2 ora in frigorifero, rigirandole di tanto in tanto.
Scaldare la griglia e farci cuocere le costine ormai aromatizzate.
Terminare le cottura, salare e servire.
Gli acidi scompongono le proteine presenti negli alimenti, rendendoli più teneri e sensibili all’influenza di altri sapori.
E’ importante che i cibi siano completamente coperti dalla marinata.
Non utilizzate contenitori in metallo o in plastica leggera, potrebbero cedere sostanze dannose ai cibi, specialmente se a contatto con sostanze acide.
Se volete saperne di più, queste informazioni le ho trovate qui
Ingredienti per 2 persone:
6 costine di maiale
2 lime (solo il succo)
1 cucchiaio di aceto balsamico
3 cucchiai di olio evo
4 foglie di alloro
2 rametti di rosmarino
sale
pepe misto in grani
timo
In una ciotolina preprarare la marinatura spremendo il lime, poi aggiungere l'aceto balsamico e le erbe aromatiche. Mescolare bene.
Lavare le costine sotto l'acqua corrente, asciugarle per bene e riporle in una ciotolona e cospargerle con la marinatura. Lasciarle marinare almeno per 2 ora in frigorifero, rigirandole di tanto in tanto.
Scaldare la griglia e farci cuocere le costine ormai aromatizzate.
Terminare le cottura, salare e servire.
Su questo numero di Sale e Pepe c'è questa ricetta molto gustosa fatta di pesche, savoiardi e crema... riporto la ricetta con qualche piccola variante (quella originale prevedeva una soffice nuvola di meringa da appoggiare sul dessert, io ho preferito fare delle meringhe cacaose e servirle da accompagnamento e non come parte integrante...)!
Ingredienti:
2 pesche gialle
150 ml di panna fresca
3 uova intere
1 tuorlo
120 g di zucchero a velo
1 pacchetto di savoiardi
sale
30 g burro
Per le meringhette
2 albumi
140 g di zucchero semolato
sale
10 g di cacao amaro in polvere
Iniziare montando con le fruste elettriche le uova + i tuorli con lo zucchero, aggiungere dolcemente la panna fresca e il burro fuso.
Lavare le pesche e tagliatele a spicchietti possibilmente in parti uguali.
Inzuppare i savoiardi nella crema di uova, spezzettarli e suddividerli negli stampini monoporzione leggermente imburrati. Alternare strati di pesche e crema fino a completamento terminando con un abbondante strato di crema.
Coprire gli stampini con dei foglie di alluminio e infornarli a 200° per 25 minuti circa (per una consistenza più cremosa cuocerli per 15 minuti, per una più compatta proseguire la cottura per altri 10 minuti).
In precedenza ho preparato le meringhe come descritto qui, aggiungendo però 10 g di cacao amaro. La procedura è la stessa.
Ingredienti:
2 pesche gialle
150 ml di panna fresca
3 uova intere
1 tuorlo
120 g di zucchero a velo
1 pacchetto di savoiardi
sale
30 g burro
Per le meringhette
2 albumi
140 g di zucchero semolato
sale
10 g di cacao amaro in polvere
Iniziare montando con le fruste elettriche le uova + i tuorli con lo zucchero, aggiungere dolcemente la panna fresca e il burro fuso.
Lavare le pesche e tagliatele a spicchietti possibilmente in parti uguali.
Inzuppare i savoiardi nella crema di uova, spezzettarli e suddividerli negli stampini monoporzione leggermente imburrati. Alternare strati di pesche e crema fino a completamento terminando con un abbondante strato di crema.
Coprire gli stampini con dei foglie di alluminio e infornarli a 200° per 25 minuti circa (per una consistenza più cremosa cuocerli per 15 minuti, per una più compatta proseguire la cottura per altri 10 minuti).
In precedenza ho preparato le meringhe come descritto qui, aggiungendo però 10 g di cacao amaro. La procedura è la stessa.
Molti pensano che la zuppa di pesce sia lunga e complicata, in realtà è davvero molto semplice. L'operazione più lunga (soprattutto per una come me che di pesce ne cucina poco...) è quella relativa alla pulizia dei pesci, poi il resto è davvero una passeggiata!
Ingredienti per 4 persone:
1,5 kg. di pesce assortito (gallinella, rombo, cefalo, triglie, calamari, gamberoni, totani)
1 cipolla rossa tagliata a fettine
1 costola di sedano tritata
1 carota tritata
1 ciuffo di prezzemolo tritato
olio evo q.b.
1 bicchiere di vino bianco secco
5 grossi pomodori maturi spellati (o meglio ancora dei pomodorini a ciliegia) oppure usare della salsa
1 litri d'acqua tiepida
peperoncino in polvere
sale e pepe
Pulire il pesce, lavarlo sotto il getto dell'acqua corrente e tagliare i pesci più grossi a pezzi irregolari. (Ricordandosi di non buttare nulla, né lische, né teste!)
In una casseruola un po' alta far soffriggere le verdure (tenendo, se piace, parte della cipolla). Quando iniziano a rosolarsi versare il vino bianco e lasciarlo completamente evaporare. Aggiungere i pomodori pelati e aggiustare di sale.
Lasciare insaporire il sughetto per circa 5 minuti. Trascorso questo tempo unire le varie teste insieme ad un paio di bicchieri di acqua tiepida. Far cuocere per una mezz'oretta, poi filtrare il tutto con un colino piuttosto fitto premendo bene con una forchetta in modo da far insaporire ancor di più il brodetto.
In una casseruola (possibilmente di terracotta), far soffriggere la restante cipolla (questo passaggio si può tranquillamente saltare, io lo faccio solo perché amo la cipolla!).
Unirvi il brodetto colato, allungarlo con altri due bicchieri d'acqua tiepida, portarlo ad ebollizione e unirvi finalmente i filetti di pesce (lasciare per ultimi i gamberoni e i molluschi, si aggiungeranno 5 minuti prima del termine della cottura) e lasciar cuocere a fuoco basso per 20 minuti circa.
Dopo aver aggiunto i crostacei e i molluschi, attendere 5 minuti e spegnere.
Regolare di sale (solo se necessario) e peperoncino, guarnire con del prezzemolo fresco tagliato al momento.
Servire in ciotole di coccio indivuali e accompagnare con dei crostoni di pane e olio croccanti!
Ingredienti per 4 persone:
1,5 kg. di pesce assortito (gallinella, rombo, cefalo, triglie, calamari, gamberoni, totani)
1 cipolla rossa tagliata a fettine
1 costola di sedano tritata
1 carota tritata
1 ciuffo di prezzemolo tritato
olio evo q.b.
1 bicchiere di vino bianco secco
5 grossi pomodori maturi spellati (o meglio ancora dei pomodorini a ciliegia) oppure usare della salsa
1 litri d'acqua tiepida
peperoncino in polvere
sale e pepe
Pulire il pesce, lavarlo sotto il getto dell'acqua corrente e tagliare i pesci più grossi a pezzi irregolari. (Ricordandosi di non buttare nulla, né lische, né teste!)
In una casseruola un po' alta far soffriggere le verdure (tenendo, se piace, parte della cipolla). Quando iniziano a rosolarsi versare il vino bianco e lasciarlo completamente evaporare. Aggiungere i pomodori pelati e aggiustare di sale.
Lasciare insaporire il sughetto per circa 5 minuti. Trascorso questo tempo unire le varie teste insieme ad un paio di bicchieri di acqua tiepida. Far cuocere per una mezz'oretta, poi filtrare il tutto con un colino piuttosto fitto premendo bene con una forchetta in modo da far insaporire ancor di più il brodetto.
In una casseruola (possibilmente di terracotta), far soffriggere la restante cipolla (questo passaggio si può tranquillamente saltare, io lo faccio solo perché amo la cipolla!).
Unirvi il brodetto colato, allungarlo con altri due bicchieri d'acqua tiepida, portarlo ad ebollizione e unirvi finalmente i filetti di pesce (lasciare per ultimi i gamberoni e i molluschi, si aggiungeranno 5 minuti prima del termine della cottura) e lasciar cuocere a fuoco basso per 20 minuti circa.
Dopo aver aggiunto i crostacei e i molluschi, attendere 5 minuti e spegnere.
Regolare di sale (solo se necessario) e peperoncino, guarnire con del prezzemolo fresco tagliato al momento.
Servire in ciotole di coccio indivuali e accompagnare con dei crostoni di pane e olio croccanti!
Ormai i pomodori faticano a maturare e sulle piantine se ne trovano sempre alcuni verdi. Lasciarli nell'orto a farli mangiare dagli insetti è un peccato quindi perché non approfittarne e farcirli con del gustoso formaggio fresco?
Ingredienti:
4 pomodori verdi
300 g di formaggio di capra
2 rametti di timo fresco
fior di sale
2 cucchiai di olio evo
mix di pepe macinato q.b.
noce moscata
Schiacciare il formaggio di capra con la forchetta, aggiungere l'olio evo, il fior di sale, il pepe, la noce moscata e le foglie di timo lavate ed asciugate.
Lavare ed asciugare i pomodori, dividerli in due, scavarli e farcirli con il formaggio aromatico. Riporre al fresco fino al momento di servire.
Accompagnare con delle fette di pane abbrustolite.