Prima di augurarvi di trascorrere un felice Capodanno, pensavo fare un patchwork delle ricette pubblicate lungo questo duemilaundici, molte emozioni, un addio, alcune gite fuori porta e una splendida vacanza in bicicletta. Insomma tanti momenti davvero felici!
Ecomi nuovamente qui, dopo mangiate belle sostanziose e altrettanto ozio divanoso. Si, sono riuscita anche io a stare ferma, a sdraiarmi sul divano per guardare un film (intero) e a farmi coccolare veramente.
Nonostante la voglia di cucinare sia ai minimi storici dopo i cucinamenti natalizi, è vero anche che di sola aria non si campa, quindi ecco cosa mi sono inventata. Un'esperimento nato per gioco visto che avevo un cavolfiore in frigorifero da 10 giorni che iniziava a emettere segni di sofferenza, un pezzetto di zenzero che si stava asciugando sempre più, giorno dopo giorno e il contest di Sonia a cui volevo partecipare :)
Nonostante la voglia di cucinare sia ai minimi storici dopo i cucinamenti natalizi, è vero anche che di sola aria non si campa, quindi ecco cosa mi sono inventata. Un'esperimento nato per gioco visto che avevo un cavolfiore in frigorifero da 10 giorni che iniziava a emettere segni di sofferenza, un pezzetto di zenzero che si stava asciugando sempre più, giorno dopo giorno e il contest di Sonia a cui volevo partecipare :)
Così mi sono messa a frugare nella dispensa e ho trovato una (l'ultima) confezione di sardine sott'olio, delle ottime e saporitissime olive taggiasche che, diaciamocelo, sono senza ombra di dubbio le mie preferite e dell'uvetta sultanina aperta da chissà quanto tempo! Ecco, questa ricetta è un miscuglio di tutti questi elementi e vi posso garantire che è ottima, il pizzichio e il profumo dello zenzero è grandioso, l'uvetta abbinata al cavolfiore regala un sapore raffinato e le sardine con le olive, beh, sono un classico intramontabile :)
Sonia, visto che ce l'ho fatta? In extemis direi, ma che importa? ;) Con questa ricettina partecipo al contest Impiatta e Scatta 2
No, niente polpette da mangiare! Io in realtà intendevo Polpettosi con la P maiuscola... Saremo già abbastanza impegnati a organizzare il pranzo, riassettare casa e cucinare per sperimentare nuove ricette... quindi niente elenco di ingredienti oggi, ma solo un paio di foto giocose, un pochino natalizie e sopratutto molto pelose... ecco, io vi faccio i miei più sinceri auguri in questo modo, voi nel frattempo mangiate, divertitevi, coccolatevi, rilassatevi e soprattutto ridete tanto, ma tanto tanto eh... che quello è l'unico modo per vedere la vita sotto altri punti di vista e soprattutto è gratis! :)
Noi ci si rilegge la prossima settimana, anche perché ho una promessa da mantenere!
Le gelatine sono una di quelle ricette che ho visto spesso in giro fra i blogger ma che, mio malgrado, non avevo ancora avuto il piacere di provare! Mio malgrado perché in effetti sono buonissime, sanno di frutta vera, sono dolci e morbide e si conservano per svariati giorni senza alcun problema. E poi i bimbi saranno felici, oltre che di mangiarle, di aiutarvi a rotolare le gelatine nello zucchero ;)
Poi la cosa carina è che si possono fare gelatine di tutti i gusti possibili ed immaginabili. Io ho usato della spremuta di arancia e lime, ma si possono fare dei centrifugati di mela, pera, fragola, pesca e tutto quello che più vi garba oppure, per chi non ha voglia di sbattimenti, si possono usare dei succhi di frutta già pronti (possibilmente bio).
E queste caramelle potrebbero essere un pensierino di Natale (o per la Befana) per i più piccoli e, anche se ormai siamo agli sgoccioli, si è ancora in tempo per prepararle! Che ne dite?
E queste caramelle potrebbero essere un pensierino di Natale (o per la Befana) per i più piccoli e, anche se ormai siamo agli sgoccioli, si è ancora in tempo per prepararle! Che ne dite?
Chi si ricorda del mio "vecchio" alberello? Ecco, quest'anno l'ho rifatto completamente! Sempre in carta, bianca però! Credo che ormai sia diventata una mia mania quella di fare le decorazioni in carta, mi piace mettermi lì la sera sul divano, avvolta nella coperta e produrre, produrre, produrre. Quest'anno ho usato tanta carta, spago, qualche rametto raccolto lungo il fiume (poi colorato di bianco) e qualche vecchia pigna. Sono soddisfatissima, davvero!
Il tutorial per realizzare gli splendidi origami di carta l'ho trovata da lei, che ormai è la mia fonte di ideuzze decorose. Mentre per le palline in corda non dovete fare altro che gonfiare dei palloncini, mettere lo spago in una ciotola dentro cui avrete diluito della colla vinilica con dell'acqua, avvolgere lo spago intorno al palloncino e lasciar asciugare. Scoppiare il palloncino con l'aiuto di uno spillo e voilà ! ;)
Per la ghirlanda invece ho rivestito un cerchio di alluminio con del nastro biadesivo sui cui ho avvolto della stoffa a righe bianca e rossa. Poi ho iniziato a metterci un po' di tutto. Dei fiori in carta velina rossa, delle palline di polistirolo su cui ho avvolto dei fili di lana bianca e rossa, alcuni pizzi di carta arrotolati, la sagoma di alcune foglioline di carta, le famossissime cannucce, alcune palline di spago avanzate dall'alberello e un cuore in feltro rosso. Carina vero? :D
Siccome sappiamo che c'è qualcuno, che come me, è ancora in alto mare con i regali, abbiamo pensato di allietarvi un tantino lo sbattimento della ricerca dei bigliettini di auguri. A questo proposito si è pensato che questi qui sotto potrebbero essere molto carini da allegare ai vari pacchettini, natalizi, rossi, minimal e giovani. L'unica cosa che dovrete fare è stamparli, ritagliarli, scriverci qualcosa o semplicemente firmarli... che ve pare? ;)
Li potete scaricare qui!
Li potete scaricare qui!
E ci siamo! Siamo entrati ufficialmente nella settimana più incasinata dell'anno... regali, pacchetti, decorazioni, definire il menù, fare la spesa, cucinare e riordinare casa... uno stress insomma! ;) Io me la cavo facendo poco e stando sul classico... delle crespelle e un arrosto. Stop! Niente pranzi né cenoni sfarzosi... tanto ho due settimane di tempo per ingrassare, non ha mica senso concentrare tutto in due giorni :D
Ecco, invece con i regali di Natale sono ancora piuttosto indietro. Oddio, non che ne debba fare chissà quanti a dire la verità ! Diciamo che a parte tre pensierini pronti per essere messi sotto l'albero ho fatto questa mostarda di frutta cremasca al 100%.
Me ne sono innamorata immediatamente quando l'ho dovuta preparare e fotografare per lavoro, circa un paio di mesi fa (e che trovate sul numero di dicembre di Alice Cucina). Da allora mi sono promessa che l'avrei nuovamente preparata per Natale e magari pure sotto forma di "regalini golosi". Ecco, diciamo che se vi muovete fra oggi e mercoledì siete ancora in tempo per servirla per il supermegagalattico pranzo di Natale, accompagnata a dei formaggi semi stagionati/stagionati o a dei bolliti. Vi assicuro che è fantastica, davvero.
Me ne sono innamorata immediatamente quando l'ho dovuta preparare e fotografare per lavoro, circa un paio di mesi fa (e che trovate sul numero di dicembre di Alice Cucina). Da allora mi sono promessa che l'avrei nuovamente preparata per Natale e magari pure sotto forma di "regalini golosi". Ecco, diciamo che se vi muovete fra oggi e mercoledì siete ancora in tempo per servirla per il supermegagalattico pranzo di Natale, accompagnata a dei formaggi semi stagionati/stagionati o a dei bolliti. Vi assicuro che è fantastica, davvero.
L'unica cosa che vi dovrete procurare è l'essenza di senape che si trova in farmacia. Sembra complicato, ma se la si legge con attenzione, ci si rende conto che in realtà non vi porta via più di 10 minuti al giorno.
cestini di meringa con crema pasticciera alle castagne e salsa ai cachi
By il gatto goloso - dicembre 16, 2011
Eh, si, questa settimana sono riuscita a pubblicare (quasi) un post al giorno... è una situazione più unica che rara mi sa :)
Complice il nuovissimo forno preso pochi giorni fa, ho voluto soddisfare quella malsana voglia di meringhe che mi ha accompagnata per un'intera settimana. Chissà perché poi... secondo me sono sensazioni inconsce e non razionali. Svegliarsi con l'irresistibile voglia di preparare delle meringhe e non trovar pace finché la voglia non viene colmata :D
Complice il nuovissimo forno preso pochi giorni fa, ho voluto soddisfare quella malsana voglia di meringhe che mi ha accompagnata per un'intera settimana. Chissà perché poi... secondo me sono sensazioni inconsce e non razionali. Svegliarsi con l'irresistibile voglia di preparare delle meringhe e non trovar pace finché la voglia non viene colmata :D
Ecco, quindi, che non appena è arrivato il forno ho subito provato quello che avevo in mente... dei cestini semi meringati con della crema pasticciera alle castagne il tutto condito con una salsina, semplice semplice, di cachi... che diciamocelo, purtroppo siamo arrivati verso al fine di questi miei adorati frutti... quindi queste sono, ahimè, le ultimissime scorpacciate! Io ce lo vedo bene come dolcetto delle Feste e voi? ;)
Le mele al forno mi ricordano i "parecchi" inverni passati. Ricordo che la mamma le tagliava a metà o a spicchi e le metteva in un pentolino di acciaio, cosparse di zucchero, con l'aggiunta di una spruzzata di succo di limone. Aggiungeva un filo di acqua e le si faceva cuocere per qualche minuto. Poi venivano ingolosite con del miele. Ah, quanto mi piacevano! Semplici, morbide, succose e sciroppose. Una golosità infantile ma non solo visto che anche i nonni le mangiavano. Le mele cotte sanno di casa, di inverno, di cannella e di tempi antichi in cui questo tondo frutto era considerato un vero dolce, l'unico, insieme alle pere, che ci si poteva permettere.
Per assurdo però le mele nude e crude non sono così golose e apprezzate da parte mia. Chissà perché, poverelle! ;)
Così, una sera, avendone a disposizione 6 ho pensato di cuocerle tutte quante. In realtà le avevo prese per fare una torta classica torta di mele da colazione, ma poi l'immagine della mela cotta ha preso il sopravvento e, così, ho accontentato il mio istinto :)
Per assurdo però le mele nude e crude non sono così golose e apprezzate da parte mia. Chissà perché, poverelle! ;)
Così, una sera, avendone a disposizione 6 ho pensato di cuocerle tutte quante. In realtà le avevo prese per fare una torta classica torta di mele da colazione, ma poi l'immagine della mela cotta ha preso il sopravvento e, così, ho accontentato il mio istinto :)
Ho deciso però di farle al forno, appoggiandole sulla teglia da muffin in modo che non si muovano durante la cottura e, mettendo al loro interno un cucchiaino di marmellata di pesche e qualche chicco di uva passa. Semplici, come da tradizione ma con una nota di gusto in più :)
Vellutata di funghi chiodini e cannellini
By il gatto goloso - dicembre 13, 2011
Non sono mai stata un'amante dei funghi, anzi, mi hanno sempre fatto una certa impressione. Un po' troppo viscidosi e, al tempo stesso, un po' troppo croccanti per i miei gusti... e poi è non è una muffa? Ma si, sa, i gusti cambiano! Ora, invece, appena vedo i chiodini al supermercato non riesco a non prenderli. C'è da dire però che i chiodini sono da sempre l'unica tipologia di funghi che giravano a casa mia, mio papà era un ottimo "cacciatore" di funghi chiodini, e questa cosa mi ha sempre affascinato. Certo, i suoi avevano tutt'altro sapore di questi (tristi) da allevamento. Ho sempre invidiato chi sa riconoscere un fungo buono da uno velenoso. Io sarei già morta, attratta da un "ma guarda che bel fungo" :D
Fatto sta che ora ho proprio una forte voglia di funghi in questo periodo e così ho preparato questa vellutata per un grigio e nebbioso pranzo del sabato :)
About Food 5/11: tante idee per i menù delle Feste :)
By il gatto goloso - dicembre 12, 2011
Si, ci siamo; ce l'abbiamo fatta... è stato impegnativo questo numero, lo ammetto... tante pagine, taaante ricette ma grandi soddisfazioni... ehm, leggete chi ci ha concesso un'intervista :D Io continuo a gongolarmi un po' voi, nel frattempo, sfogliatelo e scaricatelo... si sa mai che potrebbe tornarvi utile qualche nostro spunto. ;)
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crostini con philadelphia, yogurt e melagrana
By il gatto goloso - dicembre 07, 2011
E visto che la settimana è iniziata con una bruschetta, direi che possiamo concluderla con un'altra variante, stavolta da spalmare - a freddo - sulle fette di pane ancora calde.
Tutto è nato perché avevo una melagrana enorme con una crepa al centro da cui si intravedevano, lì in bella mostra, tutti quei rubini dolci e sberluccicanti. La osservavo da giorni indecisa sul da farsi, finché alla fine, quando ormai i rubini nella fessura non erano più così carichi di rosso ho deciso che o mi muovevo ad inventarmi qualcosa oppure avrei rischiato di dover buttare tutto quanto... ecco, messa alle strette dal naturale decorso della natura ecco che arriva l'ispirazione, dei crostini di pane con una cremina morbida di formaggio spalmabile, dello yogurt e una manciata abbondante di chicchi di melagrana :) Posso dire che il risultato è stato eccellente!? :D E secondo me sarebbe anche un'idea sfiziosa per aprire il pranzo di Natale... alla fine cosa c'è di più "prezioso" della melagrana? ;)
Buon ponte a tutti (io andrò alla ricerca del nuovo forno)... fatemi gli incrocini e speriamo che questo sarò meglio del precedente!
Tutto è nato perché avevo una melagrana enorme con una crepa al centro da cui si intravedevano, lì in bella mostra, tutti quei rubini dolci e sberluccicanti. La osservavo da giorni indecisa sul da farsi, finché alla fine, quando ormai i rubini nella fessura non erano più così carichi di rosso ho deciso che o mi muovevo ad inventarmi qualcosa oppure avrei rischiato di dover buttare tutto quanto... ecco, messa alle strette dal naturale decorso della natura ecco che arriva l'ispirazione, dei crostini di pane con una cremina morbida di formaggio spalmabile, dello yogurt e una manciata abbondante di chicchi di melagrana :) Posso dire che il risultato è stato eccellente!? :D E secondo me sarebbe anche un'idea sfiziosa per aprire il pranzo di Natale... alla fine cosa c'è di più "prezioso" della melagrana? ;)
Buon ponte a tutti (io andrò alla ricerca del nuovo forno)... fatemi gli incrocini e speriamo che questo sarò meglio del precedente!
Non sarà questa grandiosa ricetta, anzi, è uno di quegli abbinamenti classici, sia per la pasta che per la pizza, ma a me è piaciuta un sacco e, ammetto, non ci avevo mai pensato di riproporre questi sapori su delle semplici fette di pane.
Io non sono un'amante del pane, ne mangio pochissimo, si e no un paio di volte a settimana. È una di quelle cose che quando vado a fare la spesa dimentico di comprare, amo però immensamente il suo profumo, la fragranza e l'odore dell'impasto mi fa fare un salto nel tempo e mi fa ritornare a quando passavo alcune giornate estive a casa degli zii panettieri, l'odore di lievito mi piaceva da matti e il profumo del pane nel forno si impadroniva di tutti gli angoli della casa.... era un po' come spruzzarsi addosso il profumo, era così buono e semplice che ogni volta rimanevo estasiata ad annusarlo per cercare di ricordarmelo per sempre. Una delle cose che amavo di più era vedere come la macchina dava un'immagine riconoscibile a quella massa di composto senza forma, e immancabilmente, il ditino ci finiva dentro nell'esatto momento in cui lo zio si girava :) A volte mi dava un pezzo di impasto in mano e io ero felice perché lo potevo toccare e annusare per bene, con calma. Infine il momento magico in cui il pane veniva messo in un enorme forno e pochi minuti dopo era meravigliosamente cotto. A quel punto me ne tornavo a casa e mi mangiavo uno di quei fantastici panini appena sfornati... era la cosa più buona del mondo!
Io non sono un'amante del pane, ne mangio pochissimo, si e no un paio di volte a settimana. È una di quelle cose che quando vado a fare la spesa dimentico di comprare, amo però immensamente il suo profumo, la fragranza e l'odore dell'impasto mi fa fare un salto nel tempo e mi fa ritornare a quando passavo alcune giornate estive a casa degli zii panettieri, l'odore di lievito mi piaceva da matti e il profumo del pane nel forno si impadroniva di tutti gli angoli della casa.... era un po' come spruzzarsi addosso il profumo, era così buono e semplice che ogni volta rimanevo estasiata ad annusarlo per cercare di ricordarmelo per sempre. Una delle cose che amavo di più era vedere come la macchina dava un'immagine riconoscibile a quella massa di composto senza forma, e immancabilmente, il ditino ci finiva dentro nell'esatto momento in cui lo zio si girava :) A volte mi dava un pezzo di impasto in mano e io ero felice perché lo potevo toccare e annusare per bene, con calma. Infine il momento magico in cui il pane veniva messo in un enorme forno e pochi minuti dopo era meravigliosamente cotto. A quel punto me ne tornavo a casa e mi mangiavo uno di quei fantastici panini appena sfornati... era la cosa più buona del mondo!
Che dire? È stata una bella esperienza, entusiasmante, ed emozionante! È stato un onore dare un volto a tutte le persone che stanno dietro alla rivista: dallo chef, al fotografo, alla redazione... insomma un mix di belle persone, solari e pazienti, perché riuscire a sopportare tutti quegli obiettivi puntati non è poi così scontato :)
Verso i marron glacè ho sempre avuto un atteggiamento poco simpatico. Troppo legati solo al periodo delle feste, forse un po' troppo dolci, golosi soprattutto per gli anziani (così mi pare) o semplicemente troppo bruttini da vedere? Insomma un miscuglio di sensazioni che me li hanno sempre fatti guardare con una certa espressione di titubanza.
Eppure, ora che li ho cucinati io, a casa, mi accorgo che poi tanto malvagi non sono :) Sono dolci, e sanno parecchio di castagna (ovviamente) ...io invece mi aspettavo una consistenza un po' molliccia che sapeva di qualcosa a metà tra il caramello, la castagna e il cioccolato (!?!?) Quindi a volte bisogna provare a superare i propri limiti mentali e spingersi un pochino più in là ... mal che vada si è sempre in tempo per tornare indietro. :D