La scorsa domenica si è svolta la 42esima sagra delle Radici di Soncino.
Molti di voi non sapranno nemmeno cosa sia, che aspetto abbia e dov'è Soncino.
Allora, Soncino è un borgo tranquillo, con molte testimonianze storiche ed artistiche come l'imponente Rocca Sforzesca, le Chiese e i palazzi. Si trova in provincia di Cremona al confine con la provincia di Brescia.
Ma ora vi vorrei descrivere questa radice...
È una verdura tipicamente invernale, prodotta solo in questa zona purtroppo ormai da pochissimi coltivatori, ha un sapore amarognolo piuttosto forte e si consuma sia cruda che cotta e condita con olio, sale, limone o aceto.
Dalla cottura al vapore si ricava un infuso di un bel colore giallo fieno da bere come bevanda depurativa (una volta al giorno) per intestino e fegato. Certo il sapore non è dei migliori, ma fa bene e credo possa bastare!
Queste radici stanno scomparendo anche dal territorio in quanto oltre ad essere amare non incontra i gusti dei giovani di oggi...
Le radici aiutano a smuovere il metabolismo, aiuta la diuresi, favorisce la digestione e aiuta a cicatrizzare i tessuti ed è ricco di vitamine del gruppo B e C.
Ah... fa fare tante puzzette! ih ih :-)
Vi indico un paio di ricette nel caso rusciate a trovarle e vi venga voglia di provarle!
Radici lessate
Raschiare e tagliare a pezzetti o rotelline. Aggiungere un po' d'aceto nell'acqua bollente, il sale ed immergere le radici. Trascorsi 15 minuti circa scolare e condire con un po' di olio e limone; aggiungere a piacere prezzemolo ed aglio tritato.
Grappa alle radici
Lasciare macerare per due o tre mesi pezzi di radici crude con grappa di buona qualità. Distillare l'infuso per capillarità. Aggiungere ad ogni litro di grappa un cucchiaio di miele per amalgamare il gusto.
Molti di voi non sapranno nemmeno cosa sia, che aspetto abbia e dov'è Soncino.
Allora, Soncino è un borgo tranquillo, con molte testimonianze storiche ed artistiche come l'imponente Rocca Sforzesca, le Chiese e i palazzi. Si trova in provincia di Cremona al confine con la provincia di Brescia.
Ma ora vi vorrei descrivere questa radice...
È una verdura tipicamente invernale, prodotta solo in questa zona purtroppo ormai da pochissimi coltivatori, ha un sapore amarognolo piuttosto forte e si consuma sia cruda che cotta e condita con olio, sale, limone o aceto.
Dalla cottura al vapore si ricava un infuso di un bel colore giallo fieno da bere come bevanda depurativa (una volta al giorno) per intestino e fegato. Certo il sapore non è dei migliori, ma fa bene e credo possa bastare!
Queste radici stanno scomparendo anche dal territorio in quanto oltre ad essere amare non incontra i gusti dei giovani di oggi...
Le radici aiutano a smuovere il metabolismo, aiuta la diuresi, favorisce la digestione e aiuta a cicatrizzare i tessuti ed è ricco di vitamine del gruppo B e C.
Ah... fa fare tante puzzette! ih ih :-)
Vi indico un paio di ricette nel caso rusciate a trovarle e vi venga voglia di provarle!
Radici lessate
Raschiare e tagliare a pezzetti o rotelline. Aggiungere un po' d'aceto nell'acqua bollente, il sale ed immergere le radici. Trascorsi 15 minuti circa scolare e condire con un po' di olio e limone; aggiungere a piacere prezzemolo ed aglio tritato.
Grappa alle radici
Lasciare macerare per due o tre mesi pezzi di radici crude con grappa di buona qualità. Distillare l'infuso per capillarità. Aggiungere ad ogni litro di grappa un cucchiaio di miele per amalgamare il gusto.
25 golosi
Se ti può consolare, l'ho beccato con facilità sia a Mantova che all'Esselunga a Milano (che, in effetti, stanno proprio ad est e ad ovest di Cremona...).
RispondiEliminaNon l'ho mai preso per l'incubo puzzetta vestita (...), ma ne sono curiosa da sempre.
A questo punto dovrò farmi coraggio e sfidare gli effetti collaterali...
Non conoscevamo questa radice, ma le sue proprietà bneefiche ci interessano molto.
RispondiEliminaFaremo uan ricerchina per vedere se si trova dalal nostr parti!!
Grazie delle dritta!!
un bacione
Alla mia mamy piacciono un sacco ... e ricordo che da piccola quando le cucinava a me non piacevano per via del sapore molto amaro. Forse adesso riassaggiandole... si sà che tanti sapori quando si è grandi si impara ad apprezzarli...però è vero che hanno questi effetti collaterali ben noti... hihihihi!!!
RispondiEliminaAnche per me queste radici sono illustri sconosciute ... sino al tuo post! :-)
RispondiEliminaGli effetti collaterali si fanno ehm come dire... sentire! :-)
RispondiEliminaMa ne vale la pena anche solo assaggiarle...è una radice che raconta di tempi lontani, di contadini e di povertà... sarebbe un peccato perderla per strada...
Bellissime! mi metto in cerca immediatamente...
RispondiEliminaMaite (lacucinadicalycanthus)
sono sicura di non averla mai assaggiata... speriamo che non se ne perda la tradizione!
RispondiEliminaStessa situazione di Cipolla: una mamma che le adora, mentre io ho sempre fatto tanta fatica a mangiarle, per via del sapore amaro.
RispondiEliminaPrima o poi ci riproverò :D
@Manu e Silvia, dalle nostre parti d'inverno si trovano facilmente presso quasi tutti i fruttivendoli
ciao.. volevo chiederti che programma usi per fare le foto e scriverci sopra.. grazie in anticipo
RispondiEliminaSono un cultore del soncino ed io seguo questa prassi per la preparazione:
RispondiEliminaPelo le radici con il pelapatate come fossero carote, poi le lesso a tocchi nell'acqua salata. Una volta scolate le taglio a rotelle, così rivelo i filamenti interni più duri che levo facilmente e le condisco con aglio schiacciato, olio, aceto e un cucchiaino di zucchero per ogni chilo, così tolgo loro l'amaro e diventano veramente gustose! Manivo
Le Radici di soncino noi le mangiamo così: una volta lessate le spdelliamo con alio di oliva e alio. Sono buonissime.
RispondiEliminaUgo Lonardi - Pescantina Verona
riparte la stagione! una goduria!
RispondiEliminaciao
Ale
mi dispiace assai, ma appena fatte non le ho proprio apprezzate: solo lessate e sevite con olio e limone non ce la fanno a coprire l'insopportabile amarognolo...
RispondiEliminae dire che ci avevo così sperato.
Le ho comprate per curiosità all'eurospar di Saronno. Poi ho letto questo blog.
RispondiEliminaSe, come a me, non dispiace l'amaro, allora sono un piatto gustosissimo. Ottimo il consiglio di manivo per rimuovere la parte fibrosa centrale. All'inizio pensavo che ci fosse solo nelle radici più grandi. Invece può capitare anche nelle radici più piccole.
Andrea - Lomazzo (CO)
dopo averle bollite le ho spadellate con un filo d'olio e un'abbondante grattata di parmigiano, vi assicuro che erano buonissime e l'amaro non si sentiva più :)
RispondiEliminaSiccome non amo le verdure cotte condite con aceto uso passarle in padella.
RispondiEliminaDomanda: chi le coltiva in proprio può mangiare anche la foglie?
io le taglio a rotelle e le cuocio a vapore x 10 minuti in modo che non diventino troppo tenere[secondo me rimangono più gustose]poi le passo in padella con olio e aglio scaldato precedentemente,un aggiunta di sale e pepe e buon appetito...
RispondiEliminaSono depurative, come del resto la cicoria dei prati (tarassaco) che si può trovare, tenera, da fine febbraio a inizio aprile. Sono convinto che oggi ancora più dei tempi passati, in cui queste radici costituivano un piatto invernale comune, abbiamo bisogno di depurarci!
RispondiEliminaPaolo
fantastica
RispondiEliminaA Roma per trovare le radici del Soncino si deve andare al mercato di Piazza Campo de'Fiori, tanto sono poco diffuse. Le mangio volentieri bollite, perché hanno comprovate proprietà depurative . A Imperia la chiamano scorzobianca, per distinguerla dalla scorzonera, che è dolce.
RispondiEliminaAbito a Padova e le mangio fin da bambino. Da queste parti si trovano facilmente.
RispondiEliminaQuante storie per un po' di amarognolo! A me piacciono in vece molto. D'inverno le trovo quasi sempre alla Coop. Sì, qualche scureggetta....Mario
RispondiEliminaCiao, le avete provate tagliate a rondelle e fatte appassire in forno? Ci ho mescolato anche due patate a tocchetti e ho aromatizzato con curry e salvia. BUONE! Al forno diventano quasi dolciastre! Da provare.
RispondiEliminanaturalmente in forno con anche un filo d'olio
RispondiEliminaprovate e riprovate sia lessate che come contorno nel coniglio in casseruola(sempre dopo averle lessate) una vera prelibatezza, il retrogusto un po' amarognolo non stona affatto
Eliminaper gli effetti collaterali beh ..basta non pensarci, poi non sempre ci sono :)