Sarà che il porro fa parte della famiglia dell'aglio (Allium porrum), e se voi siete abituati ad insaporire i cibi o mangiare l'aglio probabilmente non ve ne accorgerete per niente... ma per chi, come me, proprio l'aglio non lo usa nemmeno sotto tortura allora rimane un pò colpito! Vabbé, ma basta farlo mangiare anche alla vostra dolce metà... in due si sopporta tutto meglio o sbaglio?


Ingredienti per 2 persone:
1 Porro
2 Patate medio/grandi
Sale
Burro (una noce)
Pepe
Pane integrale
Pecorino o Parmigiano stagionato q.b.


Iniziare col pulire il porro togliendo le foglie verdi e tagliando a cerchietti la parte bianca.
Sbucciare le patate.
Io ho usato la pentola a pressione (regalo di Natale) e quindi ho messo sia le patate che i porri (tranne qualche rondellina che userò per guarnire) tutti insieme nel cestello della pentola, sul fondo ho messo 2 dita di acqua fredda e ho chiuso per 15 minuti.
A parte sul fuoco ho messo in un tegamino una noce di burro alla quale ho aggiunto le rondelline rimaste del porro. Tempo due minuti ed erano belle dorate.
Tolte le rondelline, nello stesso tegamino, ho fatto abbrustolire qualche fettina di pane integrale (in questo modo il pane ha preso un buon saporino di porri).
Trascorso questo tempo, ho controllato che le patate fossero cotte e ho gettato le patate e i porri nell'acqua rimasta nella pentola.
Ho salato e passato tutto con il frullatore ad immersione.
Fatto... la crema è pronta.

Servire la crema in ciotoline, guarnendo con il pane abbrustolito, le rondelline dorate del porro, una bella macinata di pepe nero e pecorino stagionato.

Ieri abbiamo fatto una gita fuori porta... siamo tornati dopo qualche anno a Castell'Arquato nel piacentino!
C'era una bellissima giornata di sole, un vento forte ma caldo...si stava di un bene...

Castell'Arquato è una città d'arte, un bellissimo borgo medievale situato a cavallo tra Emilia e Lombardia a una trentina di kilometri da Parma e da Piacenza.
È entrato nel Club dei Borghi più belli d'Italia. Qui c'è la Strada dei vini e dei Sapori dei Colli Piacentini.
La zona è famosa per la sua produzione di salumi come la Coppa DOC, la pancetta, il salame e il rinomato Culatello.
I ristoranti della zona (noi siamo stati qui) offrono piatti della tradizione piacentina come gli anolini, i pisarei e fasò e i tortelli di erbette.
Ottimo ovviamente il vino!

Vi mostro alcune foto del paese e della zona limitrofa, in modo da rendervi l'idea nel caso decidiate di andarci a fare una gitarella!

È si, lo so, ne esistono a migliaia di ricette sul Tiramisù, ma non sono riuscita a resistere alla tentazione di fare il dessert al cucchiaio italiano più diffuso nel mondo...

Ingredienti per 10 persone circa:
3 uova
400 gr di mascarpone
5 cucchiai di zucchero
1 bicchiherino di liquore a scelta (io ho usato l'armagnac)
cacao amaro
3 tazze di caffé
Savoiardi
sale


Ho iniziato separando gli albumi dai tuorli.
A questi ultimi ho aggiunto lo zucchero e l'armagnac e composto una cremina.
A parte ho montato a neve ben ferma gli albumi ai quali ho aggiunto un pizzico di sale; una volta montati li ho messi da parte per un momento.
Ho unito il mascarpone alla cremina gialla e, una volta ben amalgamati, ho unito delicatamente gli albumi (attenzione! Ricordarsi di lavorare il meno possibile gli albumi montati, per evitare che si smontino e unirli al composto mescolando con una spatola sempre dal basso verso l'alto).

A questo punto la crema è pronta per essere utilizzata.
Ho preso i savoiardi e li ho bagnati nel caffè freddo (ho fatto una moka da 5, ma potete usare anche del caffé solubile).
Io ho preferito utilizzare dei bicchierini monodose al posto della solita pirofila.
Iniziare gli strati mettendo sul fondo una bella cucchiaiata di cremina e proseguire posando i savoiardi (cercando di farli aderire il più possibile ai bordi)... e così via fino a pochi centimetri dal bordo del bicchierino. Terminare con lo strato di crema.

Questa ricettina dolce è dedicata a tutti voi! (ed in particolare a Cipolla)
È un modo per ringraziarvi tutti quanti per essere passati di qui in più di 1.000 e questo mi fa un enorme, gigante, immenso piacere...
Grazie di cuore!

Questa ricetta l'ho trovata qui.

L'ho assaggiata personalmente in questo ristorantino di Tellaro, e ne siamo rimasti folgorati!

Adoro la Liguria, adoro Tellaro e qui ci piace andarci almeno una volta all'anno (anche solo per un weekend), e ci piace da matti andare a mangiare in questo ristorante (ormai ci vado da 8 anni più o meno!). Fanno del pesce fantstico, e c'è un vinello bianco della casa che è super! Ogni volta usciamo dal ristorante un pò brilli... e sottolineo che noi adoriamo i rossi e i bianchi praticamente non ne beviamo, ma quando andiamo qui ci diamo dentro! hi hi .... una volta ci siamo fatti addirittura riempire delle bottiglie di vetro di vino sfuso... e mi sono fatta 200 kilometri con due bottiglie in mano...fortunatamente non ci ha visti nessuno! ... ma ovviamnete non ha retto i 200 kilometri e una volta a casa l'abbiamo dovuto buttare... ci è pianto il cuore!
Vabbè, dopo tutto questo lunghissimo preambolo vi posto esattamente la ricetta originale....questi Flan li ho serviti a degli amici venuti a cena da noi! Successoneee.....


Ingredienti per circa 5 tortini:
2 uova intere
2 tuorli d'uovo
1 bicchierino di rum
100 g cioccolato fondente
100 g zucchero a velo
50 g burro
50 g farina


Montare le uova con lo zucchero, con una frusta elettrica, aggiungere la farina, il rum e il cioccolato fatto sciogliere in precedenza con il burro a bagno maria, molto lentamente in modo da non smontare le uova.
Imburrare e infarinare sei stampini di carta di alluminio da forno e fare cuocere in forno per circa 8 minuti a 180° C.
Servire con una spruzzata di zucchero a velo.
Io l'ho accompagnato con panna montata, ma è ottimo sia del gelato alla crema o una cremina di mascarpone fredda.....

Già... c'è una prima volta in tutto ... si sa!
Ma questa è stata un pò una sorpresa... Qualcosa di Rosso mi ha lanciato questo Memé e allora mi tocca partecipare!
Prima però devo cercare di tradurre dall'inglese .... eh... una parola! (Nonostante sarei diplomata in lingue! ...Ma ne è passato di tempo da allora...!?!?! Vedremo cosa salterà fuori... )

- Has a lot of ideas.
Fintroppe...a volte si sormontano una sopra l'altra e non so più a quale dare retta!
- Difficult to fathom.
Quando voglio una cosa con tutta me stessa ce la faccio... Era così anche a scuola, con i temi... mi chiedvo sempre: e adesso che scrivo? E invece poi alla fine riempivo fogli su fogli!
- Thinks forward.
Diciamo che la maggior parte delle volte guardo troppo avanti...
- Unique and brilliant.
Unica senza dubbio... di brillare però non me ne sono mai accorta!?!?!
- Extraordinary ideas.
Ammetto che ho fantasia!
- Sharp thinking.
Cioè????
- Fine and strong.
Mah... diciamo che il periodo in cui ho lavorato in un supermercato mi erano venuti dei muscolacci...!!!
- Clairvoyance.
Non capire cosa volere dire (sono tarda io o non si è spiegato lui?!?! )
- Can become good doctors.
No no.... un dottore no eh.... ma un veterinario non sarebbe male!
- Dynamic in personality.
?
- Secretive.
Che vuol dire? Se ho segreti o se li mantengo? Per la prima diciamo che di segreti ne ho pochissimi... e per mantenerli.... dipende dal segreto ovvio....!?!
- Inquisitive. Se sono curiosa?
Si.... per le cose che mi interessano lo sono molto!
- Knows how to dig secrets.
mah......??!?!
- Always thinking.
Io sto sempre a pensare... inizio il lunedì col pensare a cosa preparerò per cena il sabato successivo.....(solo perchè al lavoro mi annoio eh...) ...diciamo che a volte vorrei starmene più tranquilla ecco... e se possibile non pensare a nulla!
- Less talkative but amiable.
A me piace parlare.... ma anche ascoltare (ovviamente dipende dai discorsi, se mi parli di politica per 3 ore o mi fai vedere i filmini del matrimonio con relativa spiegazione di ogni luogo, paesaggio, sasso visto......beh... no, non mi piace più ascoltare! )
- Brave and generous.
A volte...
- Patient.
Dipende da cosa.... anche se in genere si! (Tranne se mi compro delle perline nuove per farmi delle collane... in questo caso devo correre a casa immediatamente per farne una subito oppure se faccio un pò di foto che mi sembrano carine, allora le volgio subito scaricare.....e allora la pazienza va a ....)
- Stubborn and hard-hearted.
Naaaa
- If there is a will, there is a way.
volere è potere: il mio proverbio preferito.... in questo caso devo quotare Qualcosa di Rosso!
- Determined.
Molto!
- Never give up.
Non l'ho capita...!!!??? Ops...
- Hardly becomes angry unless provoked.
No no.... se mi incacchio mi incacchio e divento insopportabileee!!!!
- Loves to be alone.
Si, a volte mi piace starmene sola soletta a pensare (e te pareva!) o a fare ciò che mi piace.... mi piace la mia compagnia!
- Thinks differently from others.
Ognuno la pensa in modo differente da un altro... non è una novità noo? Diciamo che spesso ho gusti diversi da altri miei coetanei o giù di lì!
- Sharp-minded.
Traducetemelo please!?!?
- Motivates oneself.
Spesso si!
- Does not appreciate praises.
Insomma gli elogi fanno sempre bene all'autostima e all'umore, ma ovviamente senza esagerazione....se no torno ad incacchiarmi! Ecco...
- High-spirited.
A volte
- Well-built and tough.
Non so tradurre....!!?
- Deep:
Profondissima....
- Romantic.
A volte lo sono (ma molto raramente eh...)...però mi piace che chi sta con me ogni tanto abbia delle accortezze galanti!
- Uncertain in relationships.
non ha senso sta frase!
- Homely.
Si, si...sono la perfetta casalinga...mi piace proprio starmene a casa (ma non farmi lavare i piatti però!)...beh, però c'è da dire che anche viaggiare non mi dispiace!
- Hardworking.
Naaaa...io e il lavoro siamo due cose opposte...ma mi tocca farlo purtroppo!
- High abilities.
Parlare con le Marmotte!?! (Una volta mi è successo per davvero...c'era questa marmotta che mi rispondeva!....troppo bellooo!)
- Trustworthy.
....
- Honest and keeps secrets.
Ma non se n'è già parlato più su???
- Not able to control emotions.
Già.....
- Unpredictable.
Non molto... chi mi conosce sa dirmi in anticipo quale sarà la mi a prossima mossa!

Ho trovato un risotto ai tre cereali (riso, orzo e farro) e sabato mi sono decisa a provarlo.

Ingredienti per 2 persone:

180 gr . di riso ai tre cereali

Brodo vegetale (io uso un dado fatto da me)

Mezza cipolla di Tropea

2 zucchine di medie dimensioni

4 foglie di Radicchio lungo

del vino bianco

1 noce di burro

Sale

Pepe

Pecorino

In un tegame portare a bollore il brodo vegetale (io uso un dado fatto da me a fine estate, composto da un mix di verdurine frullate sottili sottili e abbondantemente salate... dovrò ricordarmi di postare la ricettina uno di questi giorni!).

Lavare e asciugare bene le zucchine e il Radicchio e tagliare a cubetti piuttosto piccoli le zucchine e a striscioline il Radicchio.

Affettare la cipolla sottile sottile e farla dorare in un pentolino con una noce di burro.

Quando dorata aggiungere il riso e farlo tostare. Insaporire con una spruzzata di vino bianco (io ho usato un Franciacorta) e dopo che il riso ha assorbito tutto il gusto del vino, tenerlo bagnato con il brodo vegetale caldo.

A questo punto aggiungerci le verdure e portare a cottura il riso (circa 20 minuti).

Regalargli una bella grattugiata di pecorino (o Parmigiano) e una abbondante macinata di pepe nero. Servire caldissimo.

Molti di voi si chiederanno che roba è!

Il Salva è un formaggio tipico della zona (molto simile al quartirolo ma leggermente più sodo e salato, dal sapore un pò acidulo e prodotto esclusivamente con il latte vaccino intero) mentre le Tighe (termine dialettale) non sono altro che una varietà locale di peperoni verdi (simili a quelli nella foto!) conservati sott'aceto.

Scusate per la qualità della foto... c'era troppa poca luce e mi sono dovuta mettere sul davanzale della finestra a fare la foto (per fortuna non mi ha vista nessuno....eh eh !!??).

Ingredienti per 3 persone:

250 gr di Salva

150 gr. di tighe

Olio evo

Pepe nero

Aceto bianco

Preparazione:

Pulire dai semi, lavare e tagliare a fettine i peperoni verdi (io ho usato una qualità di peperoni egiziani molto dolci...in effetti molto simmili per forma e gusto alle Tighe).
Versarli in un pentolino e coprirli d'acqua.
Aggiungere un bicchiere scarso di aceto bianco e farli sbollentare a fuco vivo per una decina di minuti.
Scolare i peperoni e lasciarli a raffreddare in un'insalatiera.

L'ideale sarebbe di lasciare il tutto in frigorifero per 3 orette circa, o fino al momento di servire (ma anche dopo una mezz'oretta è ottimo!)
Condire con olio evo, sale e pepe nero in grani macinato al momento.

Questa ricettina me l'ha passata un amico, è ultra testata perchè sua mamma lo prepara spesso!
È golosissimo, sembra di bere una cioccolata...alcolica!

Filtrare e imbottigliare.

È un pò che mi frulla nella testa questa cosa... mi piace proprio tanto mettermi ai fornelli, ma se un giorno lo dovessi fare per lavoro mi piacerebbe ancora così tanto?
Spesso si dice che le passioni devono restare solo passioni, che il lavoro è un'altra cosa, che sarebbe meglio tenerlo fuori dalla vita privata (passioni comprese!).... ma ho conosciuto gente che della propria passione ha fatto il proprio lavoro e ne è soddisfatta al 100% e non tornerebbe mai indietro!
Allora ho pensato di chiedervi come la pensate su questo argomento...

Se vi va ho aperto un sondaggio, lo trovate nella sidebar!

Premetto che io il pesto non l'ho fatto, in quanto ho il freezer pieno di cubetti fatti a fine estate.
(Nella sezione condimenti troverete il mio pesto di rucola).

Mondare il basilico e la rucola e frullarli insieme con il pecorino, i pinoli, il sale, l'olio evo e l'aglio (io non lo metto mai!).
Sul fuoco mettete a bollire l'acqua salata per la pasta.
Intanto che l'acqua bolle preparate la besciamella facendo sciogliere il burro in una casseruola a fuoco basso e aggiungete la farina setacciata, continuando a rimestare con una frusta in modo da non far formare i grumi. Dopo pochi minuti aggiungete del latte e una bella grattugiata di pecorino; lasciate cuocere il tutto per una decina di minuti, aggiustate di sale e per ultimo spolverate con della noce moscata. Ok, la besciamella è pronta!

Quando l'acqua bolle, fate lessare le sfoglie (io uso sempre quelle che vanno direttamente in forno quando non ho tempo di farmele in casa) e scolarle.
A questo punto fare degli strati con besciamella, il pesto e il salmone tagliato a strisce di diverse dimensioni. Terminare l'ultimo strato con besciamella e qualche ricciolo di burro.
Far cuocere in forno caldo a 180° per 15/20 minuti.

Ok, la neve non c'è più!
... Ma giovedì sera, quando fuori era tutto ma proprio tutto bianco, ho pensato che non sarebbe stata una cattiva idea scaldarsi la gola con qualcosa di piccante... la preparazione è quasi banale, ma il risultato è stato ottimo!

Tritare la cipolla e farla appassire nel vino rosso.
Aggiungere poi la passata di pomodoro e farla insaporire.
Portare ad ebollizione l'acqua salata e buttare la pasta.
Quando mancano pochi minuti al termine della cottura delle mezze penne, aggiungere al sugo la 'nduja (quella che avevo era fatta in casa ed era bella piccante) e farla sciogliere per bene.
Scolare la pasta e unirla al sughetto.
Terminare, se piace, con un gito di olio piccante.

Ho sbucciato la patata e l'ho messa nel cestello della pentola a pressione insieme ai fagioli e un dito d'acqua.
Ho fatto cuocere 20 minuti dal fischio.
Ho aperto e senza eliminare l'acqua ho passato con il mini pinner il tutto. Ho aggiustato di sale (poco perchè c'è già lo speck a dare sapore!).
A parte in un padellino antiaderente ho fatto abbrustolire le fettine di speck spezzate grossolanamente.
Ho servito la crema e l'ho decorata con lo speck e una macinata di pepe nero.

Ieri avevo voglia di impastare, ed eccone il risultato!
Io li trovo buoni, ma buoni buoni, soprattutto da accompagnare ad un buon tea a merenda o a colazione, ma ogni scusa è ottima per gustarli!
A dire la verità io di rum ne ho messo un cucchiaino, ma il sapore del rum era talmente leggero che secondo me andrebbe caricato un pò di più, quindi ho corretto gli ingredienti secondo il mio gusto... ma siete liberi di eliminare completamente il rum o di caricarlo a vostro piacimento!

Ho impastato la farina con il burro, lo zucchero e il pizzico di sale, ho lavorato l'impasto e per ultimo ho aggiunto il rum.
Ho tirato il tutto con il mattarello e ho formato dei cerchi con un bicchiere.
Ho rivestito la teglia con carta da forno e ho posizionato i biscotti.
Fatto cuocere a forno caldo a 180° per 15 minuti o finché non risulteranno dorati.
Sfornare e lasciare raffreddare su una griglia.
Quando saranno quasi freddi ho cosparso la superficie piatta di un biscotto con un cucchiaino di miele e ho sovrapposto un altro biscotto.
Eccoli pronti!