Questi sono dei biscotti semplici, fragranti e molto golosi.
È già la terza volta che li preparo e ogni volta ho modificato qualcosa rispetto all'originale, non perché nell'originale ci fosse qualcosa che non mi attirava, ma solo perché la prima volta che li ho preparati mi sono accorta che avevo una sola barretta di cioccolato e non avevo la vaniglia... quindi per rimediare a una confezione di fichi secchi aperta da un po' di tempo ho pensato bene che fosse giunto il momento per usarli... e così me ne sono innamorata! E ovviamente la volta successiva ho ripetuto la stessa ricetta sostituendo sempre la vaniglia con dello Zibibbo... beh, a me così sembrano perfetti! :) Ammetto però di non aver assaggiato gli originali!
Certo sono diversi da quelli originali e forse sono anche più rustici e meno raffinati, ma se vi svegliate un giorno con la voglia di infornare dei biscotti, fateli e vi garantisco che non vi pentirete (anche perché se ne vanno che è una meraviglia.. eh eh eh).
Anzi, Paolettaaaa provali pure tu, così poi mi dici che ne pensi! :)
La ricetta l'ho presa direttamente da qui, ma ho cambiato leggermente le dosi...
Questi sono gli ingredienti originali:
È già la terza volta che li preparo e ogni volta ho modificato qualcosa rispetto all'originale, non perché nell'originale ci fosse qualcosa che non mi attirava, ma solo perché la prima volta che li ho preparati mi sono accorta che avevo una sola barretta di cioccolato e non avevo la vaniglia... quindi per rimediare a una confezione di fichi secchi aperta da un po' di tempo ho pensato bene che fosse giunto il momento per usarli... e così me ne sono innamorata! E ovviamente la volta successiva ho ripetuto la stessa ricetta sostituendo sempre la vaniglia con dello Zibibbo... beh, a me così sembrano perfetti! :) Ammetto però di non aver assaggiato gli originali!
Certo sono diversi da quelli originali e forse sono anche più rustici e meno raffinati, ma se vi svegliate un giorno con la voglia di infornare dei biscotti, fateli e vi garantisco che non vi pentirete (anche perché se ne vanno che è una meraviglia.. eh eh eh).
Anzi, Paolettaaaa provali pure tu, così poi mi dici che ne pensi! :)
La ricetta l'ho presa direttamente da qui, ma ho cambiato leggermente le dosi...
Questi sono gli ingredienti originali:
160 gr di cioccolato fondente al 70%
120 gr farina
100 gr di burro di ottima qualità
40 gr zucchero
40 gr zucchero di canna
50 gr di nocciole o noci in pezzetti (io ho usato le nocciole)
1 uovo
1/2 cucchiaino da thè di lievito in polvere
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
E questi sono i miei:
100 gr di cioccolato fondente al 70%
120 gr farina
100 gr di burro di ottima qualità
40 gr zucchero di canna
50 gr di fichi secchi
50 gr di nocciole tritate
1 uovo
1/2 cucchiaino da thè di lievito in polvere
1 o 2 cucchai di Zibibbo
Per la preparazione ho seguito alla lettera l'originale (tranne per il fatto che ho usato un cucchiaio da minestra anziché quello da thè per dare la forma...eh eh eh).
120 gr farina
100 gr di burro di ottima qualità
40 gr zucchero
40 gr zucchero di canna
50 gr di nocciole o noci in pezzetti (io ho usato le nocciole)
1 uovo
1/2 cucchiaino da thè di lievito in polvere
1 cucchiaino di essenza di vaniglia
E questi sono i miei:
100 gr di cioccolato fondente al 70%
120 gr farina
100 gr di burro di ottima qualità
40 gr zucchero di canna
50 gr di fichi secchi
50 gr di nocciole tritate
1 uovo
1/2 cucchiaino da thè di lievito in polvere
1 o 2 cucchai di Zibibbo
Per la preparazione ho seguito alla lettera l'originale (tranne per il fatto che ho usato un cucchiaio da minestra anziché quello da thè per dare la forma...eh eh eh).
Beh, ultimamente questa ricetta sta stipando fra i blog e approvo pienamente il motivo! È un digestivo molto gradevole sia nel gusto che nell'aspetto... guardate che bel colorino ha! Quel verde brillante è infinitamente seducente vero?
E poi cosa assolutamente importante la sua preparazione è di una semplicità disarmante, un po' come il limoncello e l'arancino insomma! :)
Io ho usato questa ricetta presa da Fiordizucca e ne ho dimezzato le dosi, perché avevo solo una bottiglietta da mezzo litro di alcol in casa...beh, con queste dosi me ne sono uscite 4 di bottigliette di liquore, ottimo da portare come pensierino ad una cena oppure da tenere in dispensa per quando ne avrete bisogno!
Ingredienti:
1/2 litro di alcol a 90°
20/25 foglie di alloro verdi
600 ml di acqua
400 g di zucchero
Intanto lavare e asciugare le foglie di alloro e riporle in un vaso capiente di vetro insieme all'alcol. Chiudere e lasciare riposare per 10 giorni circa, avendo cura di agitare il vaso di tanto in tanto.
Trascorso il tempo di riposo, scaldare l'acqua con lo zucchero [mescolando continuamente con una frusta] fino a ché si trasformerà in uno sciroppo [non deve bollire]. Spegnere il fuoco e lasciar completamente raffreddare.
Filtrare l'alcol eliminando le foglie di alloro e aggiungere lo sciroppo freddo.; mescolare e versare in bottigliette. Riporre in un luogo buio. Servire freddo.
E poi cosa assolutamente importante la sua preparazione è di una semplicità disarmante, un po' come il limoncello e l'arancino insomma! :)
Io ho usato questa ricetta presa da Fiordizucca e ne ho dimezzato le dosi, perché avevo solo una bottiglietta da mezzo litro di alcol in casa...beh, con queste dosi me ne sono uscite 4 di bottigliette di liquore, ottimo da portare come pensierino ad una cena oppure da tenere in dispensa per quando ne avrete bisogno!
Ingredienti:
1/2 litro di alcol a 90°
20/25 foglie di alloro verdi
600 ml di acqua
400 g di zucchero
Intanto lavare e asciugare le foglie di alloro e riporle in un vaso capiente di vetro insieme all'alcol. Chiudere e lasciare riposare per 10 giorni circa, avendo cura di agitare il vaso di tanto in tanto.
Trascorso il tempo di riposo, scaldare l'acqua con lo zucchero [mescolando continuamente con una frusta] fino a ché si trasformerà in uno sciroppo [non deve bollire]. Spegnere il fuoco e lasciar completamente raffreddare.
Filtrare l'alcol eliminando le foglie di alloro e aggiungere lo sciroppo freddo.; mescolare e versare in bottigliette. Riporre in un luogo buio. Servire freddo.
L'Alkekengi o alchechengio (Physalis alkekengi L.) è una pianta perenne che produce bacche commestibili; appartiene, come il pomodoro e la patata, alla famiglia delle Solanaceae.
Possiede molte proprietà terapeutiche tra le quali spiccano azioni contro i calcoli renali e vescicali e come forte diuretico inoltre anche come integratore di vitamina C. I calici di colore arancione acceso tendente al rosso che avvolgono le bacche di questa specie rendono la pianta adatta a fini decorativi. Le bacche sono l'unica parte commestibile della pianta. Contiene una grandissima quantità di vitamina C, acido citrico, tannino e zucchero. In erboristeria si usava per le malattie in cui c'era bisogno di un'azione diuretica marcata. [fonte wikipedia]
Beh, io non li avevo mai assaggiati questi simpaticissimi frutti arancioni, ma il sapore mi ha ricordato molto le delizie che si trovano in pasticceria! Slurp... E poi sono bellissimi da vedere e fanno sorridere per le loro foglie che sembrano ali :)
È arrivato il freddo [anche se il Paese è in un clima tutt'altro che gelido], la prima neve, il ghiaccio e il Natale è alle porte e questo dolcetto mi sembra il modo migliore per terminare il pranzo... ma è anche una dolce coccola per qualsiasi momento di relax... sono veloci e versatili, si possono caramellare, ricoprire di cioccolato fondente e granella di nocciole, si possono mangiare così come sono e si possono essicare... beh, la ricetta non c'è, basta "sfogliare" i frutti, lavarle le bacche, asciugarle delicatamente e immergerle nel cioccolato sciolto a bagnomaria, lasciarli raffredare in frigorifero per qualche minuto e mangiare... leccandosi le dita eh!? :) io li ho voluti provare con del cioccolato bianco e mi sono piaciuti da matti... e visto che in questo periodo le calorie sono all'ordine del giorno perché privarsi di questo godurioso piacere? :)
E voi come li avete preparati?
Possiede molte proprietà terapeutiche tra le quali spiccano azioni contro i calcoli renali e vescicali e come forte diuretico inoltre anche come integratore di vitamina C. I calici di colore arancione acceso tendente al rosso che avvolgono le bacche di questa specie rendono la pianta adatta a fini decorativi. Le bacche sono l'unica parte commestibile della pianta. Contiene una grandissima quantità di vitamina C, acido citrico, tannino e zucchero. In erboristeria si usava per le malattie in cui c'era bisogno di un'azione diuretica marcata. [fonte wikipedia]
Beh, io non li avevo mai assaggiati questi simpaticissimi frutti arancioni, ma il sapore mi ha ricordato molto le delizie che si trovano in pasticceria! Slurp... E poi sono bellissimi da vedere e fanno sorridere per le loro foglie che sembrano ali :)
È arrivato il freddo [anche se il Paese è in un clima tutt'altro che gelido], la prima neve, il ghiaccio e il Natale è alle porte e questo dolcetto mi sembra il modo migliore per terminare il pranzo... ma è anche una dolce coccola per qualsiasi momento di relax... sono veloci e versatili, si possono caramellare, ricoprire di cioccolato fondente e granella di nocciole, si possono mangiare così come sono e si possono essicare... beh, la ricetta non c'è, basta "sfogliare" i frutti, lavarle le bacche, asciugarle delicatamente e immergerle nel cioccolato sciolto a bagnomaria, lasciarli raffredare in frigorifero per qualche minuto e mangiare... leccandosi le dita eh!? :) io li ho voluti provare con del cioccolato bianco e mi sono piaciuti da matti... e visto che in questo periodo le calorie sono all'ordine del giorno perché privarsi di questo godurioso piacere? :)
E voi come li avete preparati?
Beh, potevo non prepararle? Già quando Sigrid le aveva postate molto tempo fa le avevo addocchiate ma mai provate [e col tempo pure dimenticate]... finché sfogliando "il libro del cavolo" me le ritrovo davanti agli occhi... e zac!?!? ri-colpo di fulmine! A dire la verità dalla gioia di aver ritrovato una ricetta le ho fatte subito ma, essendo io una testona impulsiva, mi sono trovata con le mani in pasta ma ovviamente non avevo in casa nè la farina Manitoba nè il lievito fresco ed era troppo tardi per andarli in giro a cercare...beh il risultato è stato un po' come dire, secco! eh eh :)
Così, il sabato sono corsa a comprare gli ingredienti mancanti [ma soprattutto necessari!] e ce li siamo pappati tutti a pranzo! :) Beh, ogni tanto ci sta no?
Sono davvero semplicissime da fare e cosa fondamentale dentro ci sta bene qualsiasi cosa! :)
Io li ho fatto con caprino - salame piccante / provolone affimuncato - acciughe / caprino - crudo - carciofi... davvero versatili e infinitamente buoni!
Per le dosi e la preparazione vi rimando direttamente alla sua ricetta originale, tenendo conto che nel libro le Girelle sono di dimensioni molto più piccole... proprio formato salatino! :) E si ottengono formando delle strisce di pasta ripiene, arrotolate per il lato lungo e poi tagliate a rondelline. :)
Marchino... giur giuretto che prima di capodanno ti preparo un aperitivo con i fiocchi ma soprattutto con tanti salatini! :)
Così, il sabato sono corsa a comprare gli ingredienti mancanti [ma soprattutto necessari!] e ce li siamo pappati tutti a pranzo! :) Beh, ogni tanto ci sta no?
Sono davvero semplicissime da fare e cosa fondamentale dentro ci sta bene qualsiasi cosa! :)
Io li ho fatto con caprino - salame piccante / provolone affimuncato - acciughe / caprino - crudo - carciofi... davvero versatili e infinitamente buoni!
Per le dosi e la preparazione vi rimando direttamente alla sua ricetta originale, tenendo conto che nel libro le Girelle sono di dimensioni molto più piccole... proprio formato salatino! :) E si ottengono formando delle strisce di pasta ripiene, arrotolate per il lato lungo e poi tagliate a rondelline. :)
Marchino... giur giuretto che prima di capodanno ti preparo un aperitivo con i fiocchi ma soprattutto con tanti salatini! :)
Amo le patate in tutti e per tutto, ma mica ci avevo mai pensato di usarli come ripieno a dei ravioli eh! Assurdo vero? Chissà per quale motivo spesso le cose più semplici sono quelle che più riescono a stupirti... mah! :) Meglio così no? Insomma la semplicità è tutto e spesso in cucina si cerca di colpire con abbinamenti curiosi, insoliti, stravaganti al punto di non capirci più nulla... ma poi quando ti trovi in un piatto dei ravioli come questi resti davvero a bocca aperta e capisci che l'ingrediente che ti da più soddisfazione è quello che hai in casa, quello che a volte ignori e quello per cui non devi girare mezzo mondo per scovarlo... inutile dire che anche questa ricetta l'ho presa dalla "Cucina del Corriere" :) sono fissata, lo so!
Se dovessero avanzarvi [oppure le dosi sono per troppe persone] basta congelarli e al momento opportuno buttarli direttamente in acqua bollente.
Ingredienti per 8 persone:
400 g di patate
350 g di farina
100 g di spinaci
80 g di ricotta
80 g di parmigiano
3 uova + 1 tuorlo
noce moscata
olio evo
sale
Lessare le patate. Pelarle e passarle allo schiacciapatate.
In una ciotola unire le patate, la ricotta, metà del parmigiano, la noce moscata, il sale, 1 tuorlo e lavorare con una forchetta.
Nel frattempo lavare le foglioline di spinaci e scottarle per 3 minuti in acqua bollente. Scolarli e tritarli finemente con la mezzaluna.
Preparare la sfoglia chiara impastando a mano metà della farina con due uova e lavorando la pasta finché non risulta morbida ed elastica.
Allo stesso modo preparare la sfoglia verde impastando la farina restante insieme agli spinaci tritati e l'uovo.
Stendere con il mattarello le due sfoglie separate [in genere io faccio dei pezzetti stretti e lunghi e poi copro con altra pasta]. Distribuire su ogni sfoglia dei mucchietti di ripieno, coprire con dell'altra sfoglia e con uno stampino fare dei cerchi. Stesso discorso per la sfoglia verde.
Cuocere i tortelli in acqua bollente salata. Servire con un filo d'olio e del parmigiano.
Se dovessero avanzarvi [oppure le dosi sono per troppe persone] basta congelarli e al momento opportuno buttarli direttamente in acqua bollente.
Ingredienti per 8 persone:
400 g di patate
350 g di farina
100 g di spinaci
80 g di ricotta
80 g di parmigiano
3 uova + 1 tuorlo
noce moscata
olio evo
sale
Lessare le patate. Pelarle e passarle allo schiacciapatate.
In una ciotola unire le patate, la ricotta, metà del parmigiano, la noce moscata, il sale, 1 tuorlo e lavorare con una forchetta.
Nel frattempo lavare le foglioline di spinaci e scottarle per 3 minuti in acqua bollente. Scolarli e tritarli finemente con la mezzaluna.
Preparare la sfoglia chiara impastando a mano metà della farina con due uova e lavorando la pasta finché non risulta morbida ed elastica.
Allo stesso modo preparare la sfoglia verde impastando la farina restante insieme agli spinaci tritati e l'uovo.
Stendere con il mattarello le due sfoglie separate [in genere io faccio dei pezzetti stretti e lunghi e poi copro con altra pasta]. Distribuire su ogni sfoglia dei mucchietti di ripieno, coprire con dell'altra sfoglia e con uno stampino fare dei cerchi. Stesso discorso per la sfoglia verde.
Cuocere i tortelli in acqua bollente salata. Servire con un filo d'olio e del parmigiano.
Questa ricetta è tratta da un vecchio numero di Sale&Pepe. Mi ha attirato l'abbinamento prosciutto/sogliola e l'idea di farci degli involtini… è sempre un modo carino, simpatico e goloso per mangiar il pesce e potrebbe ingolosire anche ai bambini più svogliati :)
Tempo fa ne avevo provata un'altra versione fatta con cipollotti e basilico, buona anche quella, ma più delicata e quindi meno saporita… però gusti son gusti e prima o poi posterò anche quella!
Ultimamente sono presa con tante cose [tra cui l'impaginazione di questa raccolta a scopo benefico (di cui sono orgogliosissima)] e questo week end è volato velocemente tra fornelli, l'arrivo del secondo nipotino acquisito, cena e fiera dell'Artigianato… menomale che c'è il ponte e che domani è ancora Festa :)
Ingredienti per 4:
4 filetti di sogliola
4 fette di prosciutto crudo stagionato
3 figlie di alloro
4 rametti di rosmarino
1 cipolla bianca
burro q.b.
amido di mais 1/2 cucchiaino
prezzemolo
1/2 bicchiere di vino bianco secco
olio evo
sale, pepe
Tagliare i filetti di sogliola e le fette di prosciutto a metà per il lato lungo, e riporre sopra il prosciutto un filetto di sogliola, salare, pepare, richiudere a involtino (non fermare con nessun stecchino, resteranno chiusi senza bisogno di nulla), appoggiare sopra un rametto di rosmarino e disporre in una pirofila rivestita con carta forno. Proseguire così con gli altri filetti. Completare con qualche ricciolo di burro e infornare a 200° per 10 minuti o finché il prosciutto non risulta croccante.
Tritare l'alloro, la cipolla, il prezzemolo e far rosolare in due cucchiai di olio per 5 minuti circa; aggiungerci 1/2 bicchiere di vino bianco in cui si è fatto sciogliere mezzo cucchiaino di amido di mais. Far addensare a fuoco medio per un paio di minuti.
Servire gli involtini con la salina preparata.
Tempo fa ne avevo provata un'altra versione fatta con cipollotti e basilico, buona anche quella, ma più delicata e quindi meno saporita… però gusti son gusti e prima o poi posterò anche quella!
Ultimamente sono presa con tante cose [tra cui l'impaginazione di questa raccolta a scopo benefico (di cui sono orgogliosissima)] e questo week end è volato velocemente tra fornelli, l'arrivo del secondo nipotino acquisito, cena e fiera dell'Artigianato… menomale che c'è il ponte e che domani è ancora Festa :)
Ingredienti per 4:
4 filetti di sogliola
4 fette di prosciutto crudo stagionato
3 figlie di alloro
4 rametti di rosmarino
1 cipolla bianca
burro q.b.
amido di mais 1/2 cucchiaino
prezzemolo
1/2 bicchiere di vino bianco secco
olio evo
sale, pepe
Tagliare i filetti di sogliola e le fette di prosciutto a metà per il lato lungo, e riporre sopra il prosciutto un filetto di sogliola, salare, pepare, richiudere a involtino (non fermare con nessun stecchino, resteranno chiusi senza bisogno di nulla), appoggiare sopra un rametto di rosmarino e disporre in una pirofila rivestita con carta forno. Proseguire così con gli altri filetti. Completare con qualche ricciolo di burro e infornare a 200° per 10 minuti o finché il prosciutto non risulta croccante.
Tritare l'alloro, la cipolla, il prezzemolo e far rosolare in due cucchiai di olio per 5 minuti circa; aggiungerci 1/2 bicchiere di vino bianco in cui si è fatto sciogliere mezzo cucchiaino di amido di mais. Far addensare a fuoco medio per un paio di minuti.
Servire gli involtini con la salina preparata.
Si sa, dicembre è un mese magico, ma per essere più materiali è il mese delle feste, delle ferie, dei ragali e dei calendari... e quindi eccovi il mio! :)
L'ho preparato con le foto usate durante l'anno per le ricette del blog, in ordine pressoché [quasi] casuale! :)
Spero che vi possa essere uitile /piacere / servire a qualcosa insomma...
Qui lo trovate in formato A4 [21x29.7 cm] e in bassa risoluzione, mentre qui ne trovate uno in alta risoluzione [ideale per la stampa, compresi di segni di taglio e abbondanze]. Se quello per la stampa decidete di stamparlo su carta da almeno 180 gr e gli aggiungete una spiralina in alluminio [ed il foro per appenderlo] fa la sua porca figura eh... ne so qualcosa :) E potrebbe essere anche un regalo carino... no?
Vabbè... vedete voi cosa farne! :)
Consideratelo come un mio "pensierino" per Natale... Spero che vi piaccia! :)
L'ho preparato con le foto usate durante l'anno per le ricette del blog, in ordine pressoché [quasi] casuale! :)
Spero che vi possa essere uitile /piacere / servire a qualcosa insomma...
Qui lo trovate in formato A4 [21x29.7 cm] e in bassa risoluzione, mentre qui ne trovate uno in alta risoluzione [ideale per la stampa, compresi di segni di taglio e abbondanze]. Se quello per la stampa decidete di stamparlo su carta da almeno 180 gr e gli aggiungete una spiralina in alluminio [ed il foro per appenderlo] fa la sua porca figura eh... ne so qualcosa :) E potrebbe essere anche un regalo carino... no?
Vabbè... vedete voi cosa farne! :)
Consideratelo come un mio "pensierino" per Natale... Spero che vi piaccia! :)